Acqua, il Pd attacca la maggioranza sulla riforma del sistema idrico: “Proposta confusa e senza visione”

2 Novembre 2025
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Impianti e condotte del sistema idrico regionale, al centro del dibattito politico sulla riforma proposta dalla maggioranza

Duro affondo del Partito democratico contro la proposta di legge della maggioranza sulla riforma del sistema idrico regionale. Marinelli e Paolucci denunciano “una riforma improvvisata, priva di metodo e di confronto con i Comuni”

L’AQUILA – “Il tema dell’acqua non è un esercizio politico ma una questione vitale per i cittadini e le cittadine abruzzesi e per il futuro del territorio”. Parte da questa premessa la dura critica del segretario regionale Daniele Marinelli e del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci alla proposta di legge annunciata dalla maggioranza sul nuovo assetto del sistema idrico.

Secondo i dem, il provvedimento arriva “in grave ritardo” e rappresenta “una riforma scritta in fretta, senza metodo e senza ascolto, con una sorta di legge delega alla Giunta che esclude i Comuni e priva i territori del loro ruolo”. “Serve una riforma seria – sottolineano – fondata su basi tecniche e sulla partecipazione dei sindaci, che sono i primi interlocutori e i destinatari del disagio dei cittadini quando i servizi non funzionano”.

Marinelli e Paolucci definiscono la riforma “una scatola vuota, l’ennesima prova della superficialità con cui la destra governa da oltre sette anni una regione che avrebbe invece bisogno di programmazione, studio e metodo”. Nel merito, la proposta, spiegano, “non chiarisce il traguardo, non contiene dati, né analisi o proiezioni. Nulla che possa definire un percorso concreto verso una gestione in house, che per noi resta l’obiettivo finale ma che richiede preliminarmente uno studio di fattibilità e un’analisi costi-benefici”.

Uno degli aspetti più contestati riguarda il passaggio annunciato da sei ambiti territoriali a due sub-ambiti. “Un cambiamento non accompagnato da alcuna spiegazione tecnica o amministrativa”, osservano. “Non si capisce – spiegano Marinelli e Paolucci – come ci si arriverà, né secondo quali criteri territoriali, gestionali o finanziari. Ancor più grave è che la decisione venga rimessa alla Giunta regionale, senza alcuna istruttoria pubblica o confronto con i Comuni, i sindaci e gli operatori. Una delega in bianco che dimostra l’assenza di visione e la confusione politica che regna nella maggioranza”.

Per il Pd, è indispensabile che l’Abruzzo costruisca “un sistema idrico integrato efficiente, pubblico e trasparente, capace di ridurre sprechi, disservizi e dispersioni, garantendo al tempo stesso la sostenibilità economica e ambientale”.

“Per farlo – concludono Marinelli e Paolucci – servono dati, analisi e coinvolgimento dei territori”

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