Chieti verso le amministrative, parla il Partito Democratico: “La politica è costruzione, non rumore”

2 Novembre 2025
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Il Segretario Pescara: “Basta con le ‘photo opportunity’, Chieti ha bisogno di equilibrio e serietà nel risanamento dal dissesto”

CHIETI – La politica a Chieti si gioca sul filo del rasoio, non tra maggioranza e opposizione in senso stretto, ma tra chi “costruisce” e chi genera “rumore”. Questo è il messaggio netto che emerge dalla nota diffusa dal Partito Democratico locale, a firma del Segretario Gianmarco Pescara, in risposta alle recenti “photo opportunity” dell’opposizione davanti alla Prefettura, che evocavano crisi e paralisi amministrativa.

Il PD respinge con forza le accuse di immobilismo, rivendicando una gestione amministrativa che definisce come un’opera di “paziente costruzione” e di recupero. “La politica non è rumore, è costruzione,” si legge nella nota, che distingue chiaramente tra la “lentezza” e il “tempo delle cose fatte bene”.

Il Partito Democratico traccia un parallelo quasi filosofico per descrivere la dinamica in Consiglio comunale, evocando il metodo baconiano con la sua pars destruens e pars construens. Ma, a differenza del filosofo, che vedeva nella distruzione un mezzo per liberare la mente da pregiudizi, a Chieti “c’è chi sembra impegnato a crearne di nuovi,” dimenticando – e l’accusa è diretta – di essere stato il primo a generarli, alludendo alla precedente gestione che ha condotto la città al dissesto finanziario.

Nonostante le “gravissime difficoltà di personale negli uffici” – a cui viene rivolto un esplicito ringraziamento per l’impegno – il Consiglio comunale è additato come produttivo. Tra i risultati più recenti spicca l’approvazione dello schema di convenzione per il servizio di tesoreria, un atto che, secondo la nota, era atteso da decenni.

L’agenda del prossimo Consiglio comunale prevede l’arrivo di atti cruciali per il risanamento, come il bilancio consolidato, il rendiconto 2024 e il nuovo regolamento di contabilità. Il PD assicura che non esistono spaccature all’interno della coalizione riguardo l’ultimo tassello richiesto dalla Corte dei Conti: la gara per la riscossione. “Nessuna divisione, nessuna crisi: solo la volontà comune di rendere la macchina comunale più efficiente,” chiarisce la nota, insistendo sul fatto che le scadenze sono strumenti di buona amministrazione, non bandiere politiche.


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