Dal 2026 al 2028 Pescara eliminerà gli ombrelloni in plastica dalle spiagge. Il Comune avvia la transizione verso una costa “plastic free” in collaborazione con Plastic Free Onlus e le associazioni dei balneatori
PESCARA – Addio agli ombrelloni in finta paglia e alle frange di plastica sulle spiagge di Pescara. Dal 2026 prenderà il via un percorso di adeguamento progressivo che porterà, entro la fine del 2028, alla sostituzione completa delle coperture in rafia sintetica con materiali naturali, biodegradabili o eco-compatibili.
L’annuncio arriva dal Comune di Pescara, che ha illustrato il progetto nel corso di una riunione con i balneatori e le associazioni di categoria. L’obiettivo è rendere la città sempre più sostenibile, eliminando gradualmente la plastica dalle aree balneari e rafforzando l’impegno ambientale che ha già permesso a Pescara di ottenere, e mantenere dal 2021, la Bandiera Blu.
«È una misura indispensabile – commentano il sindaco Carlo Masci e l’assessore Eugenio Seccia – tenendo conto che Pescara è una città Bandiera Blu: siamo riusciti a conquistare questo vessillo prestigioso nel 2021 e a mantenerlo fino ad oggi, e quindi dobbiamo continuare ad impegnarci tutti insieme per il mantenimento dei requisiti e per le future candidature da presentare alla Fee, con l’intenzione di raggiungere sempre nuovi e più ambiziosi obiettivi».
Il progetto rientra nel più ampio percorso di transizione verso una “Pescara Plastic Free”, che vedrà la collaborazione dell’associazione Plastic Free Onlus, impegnata nella lotta all’inquinamento da plastica.
«La nostra battaglia contro gli ombrelloni hawaiani in plastica ha trovato a Pescara un’amministrazione sensibile, pronta al confronto e determinata a intervenire – afferma Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus –. La disponibilità dei balneatori è un segnale di maturità e visione. Non si tratta solo di estetica o decoro: questi ombrelloni rilasciano filamenti inquinanti che finiscono in mare e, attraverso la catena alimentare, anche sulle nostre tavole».