Campo Imperatore, Mannetti (Lega): “Cartellonistica fatiscente, serve un intervento urgente per tutelare il paesaggio”  

29 Ottobre 2025
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La Consigliera regionale della Lega interviene sulla cartellonista di Campo Imperatore con una lettera al presidente della Provincia

La consigliera regionale scrive al presidente della Provincia dell’Aquila: “Il Gran Sasso è un patrimonio da preservare, non da deturpare con incuria e disordine visivo”

L’AQUILA – “Rimuovere al più presto la cartellonistica deteriorata lungo le strade provinciali nella zona di Campo Imperatore, uno dei luoghi più iconici e preziosi della nostra regione, e riorganizzare quella esistente in modo armonico, nel rispetto del contesto naturale e delle normative paesaggistiche.” È l’appello lanciato dalla consigliera regionale della Lega Carla Mannetti, in una lettera indirizzata al presidente della Provincia dell’Aquila, per chiedere un intervento urgente a tutela del paesaggio montano.

La denuncia arriva dopo numerose segnalazioni e sopralluoghi che evidenziano una situazione di degrado visivo lungo le strade che conducono verso Campo Imperatore, nel cuore del Gran Sasso. “Chiunque percorra le strade che conducono verso Campo Imperatore – spiega Mannetti – resta incantato dalla bellezza dei paesaggi, dai colori intensi della natura e dalla maestosità delle montagne. Tuttavia, questo spettacolo viene sempre più deturpato da una presenza invadente e disordinata di cartellonistica stradale, che in diversi punti appare abbandonata, deteriorata o sovrapposta senza criterio.”

Cartelli arrugginiti, coperti di adesivi o privi di manutenzione interrompono la continuità visiva del paesaggio e compromettono l’immagine complessiva del Gran Sasso, “che dovrebbe invece essere tutelato e valorizzato come un patrimonio naturale di straordinaria importanza”, sottolinea la consigliera.

Mannetti chiede alla Provincia un “intervento deciso” per restituire decoro e coerenza visiva a un’area che rappresenta non solo un simbolo dell’Abruzzo, ma anche una risorsa strategica per il turismo ambientale e culturale. “Il Gran Sasso – conclude – è un simbolo dell’Abruzzo e dell’Appennino, lasciare che venga progressivamente compromesso da un disordine visivo e da incuria sarebbe una responsabilità di tutti noi che ricopriamo ruoli pubblici.”

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