Abruzzo, via libera alla legge regionale per la prevenzione del rischio valanghe

29 Ottobre 2025
1 minuto di lettura
Una valanga in area montana abruzzese, simbolo dei rischi naturali al centro della nuova legge regionale approvata per rafforzare la prevenzione e la sicurezza del territorio.

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge sulle nuove norme per la prevenzione e la mitigazione del rischio da valanga. Il provvedimento rafforza il ruolo dell’Agenzia regionale di Protezione civile e dei Comuni nelle attività di monitoraggio e pianificazione sul territorio abruzzese

L’AQUILA – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità le “Nuove norme regionali per la prevenzione e la mitigazione del rischio da valanga”, una legge che aggiorna le procedure per la sicurezza nelle aree montane, con l’obiettivo di prevenire valanghe e altri pericoli legati alla neve, e potenzia gli strumenti di pianificazione e controllo sul territorio abruzzese.

La legge introduce un quadro normativo più organico e coordinato tra Regione, Comuni e strutture tecniche di protezione civile, aggiornando le procedure per la valutazione del rischio valanghe a tutela della pubblica incolumità.

In particolare, “la Regione si dota della Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (CLPV) e della Carta dei Rischi Locali di Valanga (CRLV) che predisporrà l’Agenzia regionale di Protezione civile, presso cui è istituito il Comitato tecnico Regionale per lo studio della Neve e delle Valanghe, CORENEVA”, strumento di analisi e prevenzione che consentirà di mappare e aggiornare le aree a maggiore esposizione al rischio.

Il testo stabilisce inoltre che “l’Agenzia, nel rispetto della disciplina fissata dall’articolo 3, procede periodicamente, almeno ogni cinque anni, ad una generale ricognizione delle condizioni di rischio presenti nelle singole aree”, assicurando un monitoraggio continuo e aggiornato delle zone montane più sensibili.

Un ruolo operativo è attribuito anche ai Comuni, che “costituiscono Commissioni Locali Valanghe (CLV) per l’esercizio di attività di sorveglianza dei fenomeni nivologici, in qualità di organi tecnici consultivi dei sindaci per la gestione di situazioni di rischio da valanghe in territorio antropizzato”.

La norma introduce inoltre un principio di cautela urbanistica: “nelle aree soggette a potenziale rischio valanghe tutto quanto sia ritenuto di nuova edificazione e realizzazione rimane in sospeso a titolo cautelativo fino alla redazione della Carta dei Rischi”, misura volta a garantire che ogni intervento edilizio venga pianificato solo dopo un’adeguata valutazione del pericolo.

Con l’approvazione della legge, la Regione Abruzzo si dota così di uno strumento normativo aggiornato e scientificamente fondato per la gestione del rischio valanghe, rafforzando il ruolo dell’Agenzia regionale di Protezione civile e dei Comuni montani nella prevenzione e nella tutela della sicurezza pubblica.

Altro da

Non perdere