Arrivati da Trieste dopo la rotta balcanica, 25 richiedenti asilo senza sistemazione. La procedura è ferma per un requisito burocratico
L’AQUILA – Da dieci giorni dormono all’addiaccio, tra stazioni, parchi e ora davanti alla Prefettura. Sono venticinque giovani migranti, tutti uomini tra i 20 e i 30 anni, arrivati nel capoluogo abruzzese dopo aver percorso la rotta balcanica e transitato per Trieste. Richiedenti asilo, ma senza un tetto né una struttura che possa accoglierli. E senza un indirizzo, la procedura per formalizzare la domanda resta bloccata.
Le strutture di accoglienza sono al completo e, almeno per ora, non è stato possibile individuare soluzioni temporanee. L’appuntamento per la formalizzazione è fissato per il 16 dicembre, ma fino ad allora i migranti restano in una condizione di totale precarietà.
La Prefettura dell’Aquila è a conoscenza della situazione e ha avviato verifiche con gli enti competenti per individuare una possibile soluzione, anche in vista dell’abbassamento delle temperature previsto nelle prossime settimane. Nel frattempo, alcuni cittadini si sono mobilitati per offrire cibo, coperte e sacchi a pelo, in un gesto di solidarietà che cerca di colmare il vuoto istituzionale.