Duro botta e risposta tra il sindaco Biondi e le opposizioni sul caso dell’Agenzia delle Dogane. Il primo cittadino accusa la minoranza di aver “ululato” in Consiglio impedendo il confronto. “Sulle Dogane racconto distorto, L’Aquila guadagna competenze e responsabilità da riorganizzazione”
L’AQUILA – “Se oggi l’opposizione mi avesse consentito di intervenire invece di ululare, come perfettamente rintracciabile nella documentazione video del Consiglio comunale presente sul web, avrei potuto rasserenarla e soprattutto risparmiare agli aquilani di assistere a questa brutta pagina offensiva della massima istituzione cittadina”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sulle dichiarazioni rese oggi in conferenza stampa dai consiglieri di opposizione, che hanno accusato l’amministrazione di “silenzio e indifferenza” sulla riorganizzazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e chiesto l’intervento della premier Giorgia Meloni.
Nel dettaglio, il primo cittadino ha ricordato che, come già illustrato nel corso dell’incontro tenutosi a Roma il 6 febbraio 2024 con i vertici dell’ente – seguito dalla diffusione di un comunicato stampa – “L’Aquila risulta rafforzata sotto ogni profilo”.
“Ad oggi – spiega Biondi – il capoluogo di regione dispone di un solo ufficio, qualificato come locale, mentre dal 1° novembre ne avrà due: uno tecnico e uno antifrode. In particolare, è opportuno evidenziare che uno dei due uffici assumerà anche l’incarico di vicario del direttore territoriale, figura di cui L’Aquila non ha mai beneficiato e che, ai sensi del regolamento approvato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, rappresenta il vice direttore generale della direzione territoriale Lazio e Abruzzo”.
Il sindaco ha inoltre sottolineato che “attualmente L’Aquila non dispone di alcuna posizione organizzativa di elevata responsabilità, mentre dal 1° novembre, grazie alla riforma, ne sarà istituita una presso l’unità territoriale con sede nel nostro capoluogo. Analogamente, per quanto concerne gli incarichi di responsabilità, l’Agenzia incrementa l’impegno economico di quasi il 40%, a conferma di un rafforzamento strutturale e funzionale del capoluogo di regione. Ricordo che questa stessa riorganizzazione è stata avallata dalle organizzazioni sindacali”.
“Questo è ciò che avrei voluto dire in Consiglio comunale, se solo ci fosse stato consentito un confronto serio che ho, invece, costante con il direttore generale dell’Agenzia, Roberto Alesse”, aggiunge Biondi.
Poi l’affondo politico: “Un dibattito negato dai consiglieri di opposizione che reputo degni parenti di quella sinistra che interpreta la democrazia a senso unico, stabilendo chi debba parlare e chi no, come per il ministro Eugenia Roccella al Salone del Libro, o come per l’ex deputato Emanuele Fiano, ieri alla Ca’ Foscari”.
Il sindaco ha infine ribadito che “L’Aquila non perde nulla: guadagna competenze, strutture e responsabilità. Le polemiche di oggi nascono da un racconto distorto, che ignora il lavoro istituzionale e la leale interlocuzione portata avanti in questi mesi. La città merita verità, non striscioni”.