L’anziana, nata nel 1919, è stata operata d’urgenza al femore. L’équipe di Ortopedia, guidata dal dottor De Fanis, ha impiantato con successo un chiodo: è già stata mobilizzata e inizierà presto la riabilitazione
LANCIANO – Nata all’indomani della Prima Guerra Mondiale, ha superato con successo un’impresa medica che per la sua veneranda età poteva rivelarsi fatale. Una nonnina residente in un comune del Chietino, ben 106 anni all’anagrafe, è stata sottoposta con esito positivo a un delicato intervento chirurgico per la riduzione di una frattura scomposta al femore presso l’ospedale di Lanciano.
La frattura al femore è notoriamente rischiosa a ogni età, ma lo è in modo esponenziale in un’ultra-centenaria. L’équipe del reparto di Ortopedia, guidata dal dottor Luigi De Fanis, non si è però lasciata scoraggiare dall’età avanzata della paziente. Dopo un’attenta valutazione delle sue buone condizioni fisiche generali, è stata presa la coraggiosa decisione di intervenire, un passo fondamentale per restituirle una mobilità che, altrimenti, sarebbe stata irrimediabilmente compromessa.
L’operazione, eseguita dal dottor Amedeo D’Ortona, è stata impeccabile. Il chirurgo ha proceduto con l’impianto di un chiodo metallico per stabilizzare l’osso fratturato, ripristinandone lunghezza e rotazione senza incorrere in alcun tipo di complicazione.
La ripresa post-operatoria della nonnina ha del prodigioso. Grazie al pronto supporto dei fisioterapisti, la paziente è stata già mobilizzata e rimessa in piedi con l’aiuto di un deambulatore, iniziando a muovere i primi passi. Le sue condizioni di salute sono state giudicate stabili, e nel giro di pochi giorni è attesa la dimissione dall’ospedale per proseguire il percorso di recupero presso un centro di riabilitazione.
Il successo dell’intervento non è solo una vittoria personale per l’anziana, ma un vanto per la sanità locale, come sottolineato dal Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri: “La nonnina operata a Lanciano è l’emblema della fragilità, per evidenti ragioni e non solo anagrafiche. La sanità pubblica è un sistema di tipo solidaristico e universale, e specie in circostanze come questa tali caratteristiche emergono con particolare evidenza,” ha commentato Palmieri, esprimendo un “sincero apprezzamento per l’équipe dell’Ortopedia di Lanciano per il lavoro di qualità che svolge ogni giorno, e che da forza alla vocazione chirurgica dell’ospedale”.