Rientrato in Italia Michele D’Angelo, il professore Univaq detenuto da oltre due mesi in Albania

24 Ottobre 2025
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Libertà su cauzione fissata a 15 mila euro. Il professore resterà sottoposto all’obbligo di firma fino a novembre

L’AQUILA – Il docente dell’Università dell’Aquila era stato arrestato dopo un incidente stradale avvenuto ad agosto. È rientrato nella notte insieme alla compagna Vanessa Castelli grazie alla concessione della libertà su cauzione, fissata in 15 mila euro

È rientrato in Italia dopo oltre due mesi di detenzione in Albania Michele D’Angelo, docente universitario di Biologia dell’Università dell’Aquila. L’uomo, rimasto coinvolto in un incidente stradale avvenuto lo scorso agosto, era detenuto da 75 giorni in un carcere del Paese balcanico.

Il rientro si è concretizzato nella notte, con l’atterraggio a Fiumicino poco dopo la mezzanotte. D’Angelo, partito da Tirana insieme alla compagna Vanessa Castelli, ha potuto lasciare l’Albania grazie alla concessione della libertà su cauzione, fissata in 15 mila euro e autorizzata in seguito a un’intesa tra le autorità italiane e albanesi.

Secondo quanto riportato da Rainews, il professore resterà sottoposto all’obbligo di firma fino a novembre, termine previsto per la conclusione delle indagini giudiziarie.

L’incidente che causà la detenzione risale all’8 agosto, lungo la strada Levan-Fier. Nello scontro tra la Lancia Ypsilon condotta da D’Angelo e una Mercedes guidata da un cittadino albanese, morì un giovane e altre quattro persone rimasero ferite. Le autorità locali avevano contestato al docente di essersi allontanato dal luogo dell’impatto, comportamento che la difesa attribuisce a uno stato di shock e non a un tentativo di fuga.

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