Chiesto un tavolo nazionale: preoccupazione per la possibile dismissione degli asset automotive da parte del gruppo Rheinmetall
LANCIANO – Continua la mobilitazione dei lavoratori della Pierburg, con gli stabilimenti di Lanciano, Fossacesia e Livorno in stato di agitazione dopo le assemblee sindacali che nei giorni scorsi hanno portato all’approvazione unanime di un ordine del giorno contro le incertezze sul fronte occupazionale. Al centro della protesta, la mancanza di un confronto concreto sulle prospettive industriali e occupazionali da parte dell’azienda, che fa parte del gruppo tedesco Rheinmetall.
Secondo le organizzazioni sindacali, la Pierburg continuerebbe a sottrarsi al dialogo previsto dal contratto collettivo nazionale, limitandosi a incontri plenari con i lavoratori, invece di attivare un tavolo strutturato con le parti sociali. Una modalità definita dai sindacati come un tentativo di depotenziare la mobilitazione in corso.
“Lo stato di agitazione deriva proprio da questo atteggiamento – spiegano le sigle sindacali –. Non ci sono informazioni ufficiali, solo indiscrezioni su possibili interessamenti per Livorno e per siti in Germania, mentre nulla viene detto sul destino degli stabilimenti abruzzesi di Lanciano e Fossacesia”.
A generare ulteriore allarme è il progetto, già annunciato dal gruppo Rheinmetall, di dismissione degli asset del comparto automotive a livello globale. Una riorganizzazione che potrebbe coinvolgere oltre 16mila addetti nel mondo, con possibili ricadute anche sui siti italiani.
I sindacati chiedono alla proprietà dichiarazioni ufficiali e rassicuranti su investimenti futuri, livelli occupazionali e rispetto degli accordi in essere. “La responsabilità diretta di quanto sta accadendo – ribadiscono – è in capo alla casa madre tedesca. Servono risposte chiare per garantire ai lavoratori la possibilità di affrontare questa fase delicata con piena consapevolezza e senza pressioni”.
Intanto la vertenza approderà a livello istituzionale. Le organizzazioni dei lavoratori hanno accolto con favore il sostegno espresso dai Comuni di Lanciano e Fossacesia e dalla Regione Abruzzo, che si sono detti disponibili a sostenere la richiesta di un tavolo nazionale.
“La mobilitazione andrà avanti finché non arriveranno risposte ufficiali – concludono i sindacati –. I lavoratori non faranno passi indietro e sono pronti a intensificare le azioni, se necessario”.