La proposta di candidatura di Alessio Cesareo, sostenuta da Fratelli d’Italia con l’appoggio di De Angelis (Forza Italia) e Scoccia (Noi Moderati), acuisce le fratture nella coalizione. L’assessore Santangelo guida la corrente azzurra che chiede un percorso condiviso e, secondo molti, strizza l’occhio al consigliere comunale Mario Babbo; mentre l’area vicina a De Angelis spinge per la candidatura dell’ex questore. Lega e Udc confermano l’appoggio al sindaco uscente Di Pangrazio
AVEZZANO – In vista delle elezioni amministrative della prossima primavera le crepe nel centrodestra avezzanese si fanno sempre più evidenti. A meno di un anno dall’apertura delle urne, la coalizione che in Regione sostiene la giunta Marsilio, ad Avezzano appare frammentata e divisa, incapace, almeno per ora, di trovare un candidato unitario.
Il caso politico è esploso con la candidatura dell’ex questore Alessio Cesareo, sostenuta con forza da Fratelli d’Italia, che ha individuato nel 65enne, aquilano d’origine e celanese d’adozione, il profilo giusto per la riconquista del comune marsicano, oggi governato da una maggioranza civica a sostegno del sindaco Giovanni di Pangrazio.
L’investitura politica è arrivata dal capogruppo dei meloniani in consiglio regionale, Massimo Verrecchia, d’intesa con il coordinatore provinciale di Forza Italia, Gabriele De Angelis e con la vicepresidente del Consiglio regionale, Marianna Scoccia di Noi Moderati.
Ma l’annuncio, lungi dal compattare la coalizione, ha provocato tensioni politiche all’interno dei partiti che la compongono. In primis, Forza Italia.
Una parte non residuale dei forzisti, infatti, rappresentata da Ottaviano Roselli, Antonio Ranalli, Sonia Sorgi, Francesco Quadrozzi, Antonio Di Cintio, Aldo Nardi e Giacomo Proietti, ha diffuso una nota di aperto dissenso, sposando la linea dell’assessore regionale Roberto Santangelo:
“Forza Italia ad Avezzano deve riaffermare la propria identità e il proprio ruolo all’interno del centrodestra – scrivono –. Non servono candidature premature né decisioni calate dall’alto, ma un percorso unitario, trasparente e fondato sul dialogo con tutte le forze della coalizione”.
L’assessore azzurro ieri aveva espresso il suo punto di vista, ponendo sul tappeto tutti i limiti della coalizione nel condividere un nome da candidare a sindaco di Avezzano
“Ho il massimo rispetto per Cesareo – aveva dichiarato – ma Avezzano ha bisogno di una guida di chiara espressione politica, capace di rappresentare l’intero centrodestra e non una somma indistinta di civiche”.
Un messaggio che molti hanno interpretato come una frecciata diretta a Massimo Verrecchia e come un implicito endorsement al consigliere comunale Mario Babbo, esponente di Forza Italia ed ex candidato civico nel 2020, oggi intenzionato a rientrare in corsa come possibile nome di sintesi.
A complicare ulteriormente il quadro ci sono Lega e Udc, che hanno deciso di sostenere la candidatura del sindaco uscente Di Pangrazio, delimitando di fatto il perimetro della coalizione. Una mossa che Verrecchia non ha mancato di stigmatizzare ricordando come nel 2020 la Lega avesse espresso un proprio candidato, Tiziano Genovesi, sostenuto con lealtà da tutto il centrodestra. Dopo la sconfitta, ha sottolineato, Fratelli d’Italia è rimasta all’opposizione “come decretato dagli elettori”, mentre oggi – osserva – appare quantomeno singolare che proprio la Lega invochi la coerenza, avendo scelto di collocarsi nella maggioranza che sostiene Gianni Di Pangrazio.
Nel frattempo, Fratelli d’Italia dà prova di compattezza, schierando a sostegno di Cesareo tutti i big del partito. In primis, l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri, il più votato alle ultime elezioni regionali, che ha pubblicamente preso le distanze da Di Pangrazio e dalla sua maggioranza.
Un’unità di intenti rivendicata da Verrecchia, che ha espresso apprezzamento per la linea assunta da Quaglieri, definendola coerente e rispettosa nei confronti della città, del territorio e del partito. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha rimarcato come l’intesa con l’assessore regionale al Bilancio sia solida e orientata a un obiettivo comune: restituire alla Marsica una piena rappresentanza politica.
Restano però irrisolte le questioni di fondo: Forza Italia riuscirà a mantenere una linea comune o finirà per dividersi tra le posizioni dell’assessore Santangelo e del coordinatore provinciale De Angelis? E soprattutto, il centrodestra saprà trovare una sintesi su un candidato unitario o si presenterà alle urne ancora una volta frammentato e diviso?
Tra veti incrociati, ambizioni personali e rivalità territoriali, lo scenario politico ad Avezzano resta estremamente fluido. L’assenza, al momento, di un’intesa sul candidato unitario mantiene il centrodestra in una fase di incertezza, con il rischio che la mancanza di coesione, se dovesse protrarsi, possa incidere sull’esito della competizione elettorale e sul futuro assetto amministrativo della città.