Fingendosi un vecchio amico, ha convinto un 81enne a consegnargli denaro in cambio di capi d’abbigliamento di scarso valore. I Carabinieri lo sorprendono accanto al bancomat e recuperano l’intera somma, arrestando un 61enne residente fuori regione
L’AQUILA – Fingendosi un vecchio collega e amico di lunga data, adesca un anziano nel parcheggio di un supermercato e tenta di truffarlo vendendogli capi d’abbigliamento di scarso valore.
Ma il raggiro non va a segno grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dell’Aquila, che arrestano in flagranza un 61enne residente fuori regione.
L’uomo aveva avvicinato la vittima, un 81enne aquilano, all’esterno di un supermercato nella periferia ovest della città. Con modi gentili e tono confidenziale, aveva millantato un passato comune di lavoro e amicizia di vecchia data, fino a conquistare la fiducia dell’anziano. Poi la proposta: acquistare alcune giacche “di pregio” a prezzo vantaggioso, in realtà indumenti di infimo valore.
L’anziano, convinto dalla veridicità del racconto, gli aveva consegnato una somma in contanti e, accompagnato dal falso amico, si era diretto allo sportello bancomat per prelevare altro denaro. In quel momento, una pattuglia dei Carabinieri in transito ha notato la scena proprio mentre l’uomo era accanto all’anziano, pronto ad appropriarsi delle banconote appena uscite dall’ATM.
I militari sono intervenuti immediatamente, bloccando il 61enne e chiarendo in pochi istanti la dinamica della truffa.
L’anziano, confuso ma lucido, si è subito reso conto di essere stato raggirato e ha recuperato l’intera somma di denaro, restituitagli dai Carabinieri.
L’arrestato, già gravato da precedenti per truffe analoghe, è stato trovato in possesso di altri capi d’abbigliamento e di alcune centinaia di euro ritenute di provenienza illecita. La merce, il denaro e la vettura utilizzata per raggiungere L’Aquila sono stati sequestrati.
Su disposizione della Procura della Repubblica dell’Aquila, il 61enne è stato condotto nel carcere del capoluogo, dove resta in attesa dell’udienza di convalida.