Abruzzo, nuove misure contro le liste d’attesa: open day e prestazioni nei weekend per accelerare l’accesso alle cure  

21 Ottobre 2025
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Incontro sulla sanità per l’abbattimento delle liste d’attesa in Abruzzo

L’assessore Verì: “Una questione nazionale, da affrontare con strumenti coordinati e responsabilità condivisa”

PESCARA – Prestazioni aggiuntive nei fine settimana, open day dedicati e un monitoraggio costante dell’efficacia delle azioni messe in campo. La Regione Abruzzo e le quattro Asl territoriali rilanciano la strategia per la gestione delle liste d’attesa, con un piano operativo presentato questa mattina a Pescara dall’assessore alla Salute Nicoletta Verì, insieme al Responsabile unico per l’assistenza sanitaria (Ruas) Marco Scorrano, al direttore del Dipartimento Sanità Camillo Odio e ai vertici delle aziende sanitarie locali.

“Quella delle liste d’attesa è una questione comune a tutte le regioni italiane – ha sottolineato Verì – e alla base sconta fattori non sempre gestibili dalle amministrazioni. Basti pensare che nel 2019 la domanda di salute era quattro volte inferiore a quella attuale, ma le liste d’attesa erano sempre le stesse. Viene da sé, al di là delle facili strumentalizzazioni politiche, che il problema è molto più complesso e va affrontato con strumenti coordinati e complementari.”

Le misure straordinarie partiranno già da sabato 25 ottobre. La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha programmato due open day (25 ottobre e 8 novembre) con prestazioni ambulatoriali in tutte le unità operative aziendali, tra cui visite allergologiche, senologiche, oculistiche, gastroenterologiche e pneumologiche. La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha predisposto 720 sedute straordinarie per prestazioni in classe Programmata, mentre la Asl Pescara effettuerà 100 visite dermatologiche il 26 ottobre e almeno 15 ecografie muscolo-scheletriche il 13 dicembre, con l’attivazione del regime aggiuntivo per il personale sanitario.

A Teramo, due open day il 25 e 26 ottobre saranno dedicati alla diagnostica ecografica delle carotidi, con circa 420 esami previsti nei quattro ospedali del Nucleo cure primarie di Mosciano. “Siamo perfettamente consapevoli – ha aggiunto Verì – che queste iniziative, da sole, non sono sufficienti a risolvere tutte le criticità. Sono però una buona pratica che sarà ripetuta ogni volta che sarà possibile, grazie alla disponibilità e alla sensibilità dimostrate dagli operatori sanitari.”

I dati aggiornati al 30 settembre 2025 mostrano un miglioramento significativo: il 91,4% delle prestazioni urgenti (classe U) è stato garantito nei tempi, rispetto al 74% del primo trimestre; il 78,5% delle prestazioni brevi (classe B) contro il precedente 46,8%; il 78,2% delle differite (classe D) rispetto al 49%; l’89,9% delle programmate (classe P) contro il 64,2%.

Restano critici i tassi di rifiuto (57%) e di drop out (15% in media, con punte del 40%), che incidono sulla gestione complessiva. Tra le azioni strutturali avviate, il Cup unico regionale, l’attuazione dei Cup di secondo livello, il rafforzamento dei Pdta anche con i privati accreditati e il potenziamento dei sistemi di richiamata per ridurre le assenze non comunicate.

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