Con i fondi del PNRR REPowerEU saranno riqualificati 837 appartamenti in tutta la provincia. Il presidente Grotta: “Non solo ricostruzione post-sisma, ma rigenerazione e sostenibilità per tutto il patrimonio pubblico”
TERAMO – Per l’Ater di Teramo si apre una nuova fase di interventi che, grazie ai fondi del PNRR, punta a migliorare concretamente la qualità della vita delle famiglie e a risolvere uno dei problemi storici dell’edilizia residenziale pubblica: la vetustà degli edifici, molti dei quali costruiti oltre cinquant’anni fa e spesso soggetti a manutenzioni continue senza risorse sufficienti per lavori strutturali.
Saranno coinvolti 837 appartamenti di proprietà Ater, suddivisi in tre lotti, distribuiti tra il capoluogo e numerosi comuni costieri e dell’interno. L’obiettivo è riqualificare un patrimonio fragile, restituendo dignità abitativa a migliaia di persone senza pesare sui bilanci ordinari dell’ente.
“Questa misura ci permette di completare un disegno più ampio – spiega il presidente Alfredo Grotta – non solo ricostruire dove il sisma ha colpito, ma rigenerare tutto il resto. Vogliamo un patrimonio pubblico moderno, efficiente e sostenibile, all’altezza delle sfide ambientali e sociali che ci attendono”.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ater ha approvato l’avviso esplorativo rivolto alle Energy Service Company (ESCo) nell’ambito della misura M7 – Investimento 17 del PNRR REPowerEU, dedicata all’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica. L’iniziativa potrebbe attivare quasi 70 milioni di euro di investimenti sul patrimonio ERP della provincia di Teramo, grazie al coinvolgimento delle ESCo attraverso il meccanismo dell’Energy Performance Contract (EPC), che consente di finanziare gli interventi con i risparmi energetici ottenuti.
Il decreto prevede che gli interventi riguardino esclusivamente edifici pubblici dotati o da dotare di impianti centralizzati di climatizzazione e che garantiscano un miglioramento dell’efficienza energetica di almeno il 30%. Si tratta di immobili non interessati dalla ricostruzione post-sisma: la misura PNRR rappresenta quindi un percorso parallelo e complementare, mirato alla rigenerazione energetica e funzionale degli edifici non danneggiati ma ormai obsoleti.
Da mesi gli uffici dell’Ater lavorano alla mappatura degli immobili idonei e alla raccolta della documentazione tecnica necessaria. L’avviso resterà pubblicato per 60 giorni, durante i quali le ESCo potranno presentare le proprie proposte progettuali.
“Ringrazio il Consiglio di Amministrazione e tutti i tecnici dell’Ater – conclude Grotta – per l’impegno con cui hanno portato avanti un lavoro complesso ma fondamentale. Questo è un passo concreto verso un’edilizia pubblica protagonista della transizione energetica.”