Arresti domiciliari per un ventenne pescarese: aveva aggredito un uomo con una bottiglia nel lido Palm Beach l’estate scorsa

17 Ottobre 2025
1 minuto di lettura
carabinieri pescara

Un ventenne pescarese è finito ai domiciliari per una violenta aggressione avvenuta la scorsa estate al lido Palm Beach. Colpì alla testa con una bottiglia il figlio del titolare, provocandogli gravi lesioni. Determinanti le immagini di video sorveglianza

PESCARA – È stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari il giovane pescarese responsabile della violenta aggressione avvenuta la scorsa estate all’interno dello stabilimento balneare “Palm Beach” sul lungomare del capoluogo adriatico. Il provvedimento, eseguito questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara, è stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Pescara.

L’indagato, un ventenne residente in città, è accusato del reato di lesioni personali gravi ai danni del figlio del titolare dello stabilimento, colpito con una bottiglia di vetro alla testa, riportando un trauma giudicato guaribile in 60 giorni.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto è iniziato durante una festa di compleanno a cui il giovane stava partecipando con alcuni amici presso il lido. Nel corso della serata, l’indagato sarebbe stato allontanato dal personale e dai figli del titolare per aver acceso dei fuochi pirotecnici sulla spiaggia, in violazione delle norme di sicurezza.

Poco dopo, mosso da un evidente intento di vendetta per l’affronto subito, avrebbe afferrato una bottiglia di champagne in vetro e, con un gesto repentino e violento, colpito uno dei figli del titolare alla testa, facendolo crollare privo di sensi sulla sabbia.

Le indagini condotte dai Carabinieri, sin dalle prime ore successive ai fatti, si sono basate su dichiarazioni testimoniali raccolte nell’immediatezza, nonché su un’attenta analisi delle immagini delle telecamere di video sorveglianza, interne ed esterne allo stabilimento, che hanno permesso di ricostruire con chiarezza la dinamica dell’aggressione.

La misura cautelare è stata disposta in considerazione della gravità dell’episodio, dei precedenti penali a carico del giovane, nonché del concreto rischio di reiterazione del reato.

Altro da

Non perdere