Nuova aggressione nel carcere di Pescara: due agenti feriti da un detenuto recidivo

13 Ottobre 2025
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carcere di Pescara. cancelli ed edificio con bandiere

Un detenuto avrebbe aggredito due agenti durante i controlli in maniera recidiva. Il sindacato autonomo Sappe denuncia una situazione “ormai intollerabile” e chiede ad autorità e amministrazione penitenziaria di intervenire

PESCARA – Ancora violenza all’interno della Casa Circondariale di Pescara. Nella mattinata di oggi due agenti della Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto di origine georgiana, che nei giorni scorsi aveva fatto scattare episodi simili. Entrambi gli operatori sono stati accompagnati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale civile, dove hanno ricevuto le cure del caso.

A denunciare l’accaduto è il sindacato autonomo Sappe, che riferisce l’episodio e chiede interventi immediati per garantire maggiore sicurezza all’interno dell’istituto. «Durante le consuete procedure di controllo – riferisce il Sappe – il detenuto si è scagliato contro i due agenti che stavano espletando le proprie mansioni».

Il segretario provinciale del Sappe di Pescara, Giovanni Scarciolla, ha espresso piena solidarietà ai colleghi feriti e ha ribadito la necessità di provvedimenti urgenti: «Abbiamo più volte denunciato la pericolosità di alcune situazioni che si verificano all’interno della struttura penitenziaria, senza ottenere risposte concrete. È inaccettabile che un detenuto, già autore di ripetute aggressioni ai danni del personale, continui a permanere in regime di camere aperte, in attesa di provvedimenti disciplinari che tardano ad arrivare».

Il sindacato auspica che le Autorità competenti e i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria intervengano con urgenza, adottando «misure adeguate e immediate nei confronti del detenuto responsabile, al fine di tutelare l’incolumità e la dignità professionale degli operatori di Polizia Penitenziaria».

L’episodio di oggi si aggiunge a una serie di aggressioni che, secondo il Sappe, stanno delineando una situazione sempre più critica nelle carceri abruzzesi, con pesanti ripercussioni sul lavoro e sulla sicurezza del personale penitenziario.

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