L’uomo aveva minacciato e terrorizzato la compagna, arrivando a inseguirla con un’arma in mano. La donna aveva nascosto per mesi i segni delle violenze per paura di denunciare
CHIETI – «Ti faccio fare la stessa fine di Giulia Cecchettin, ti ammazzo e ti butto per strada». È la frase agghiacciante che un 53enne di Chieti ha rivolto alla sua compagna e che gli è valsa una condanna a due anni di carcere in primo grado. L’uomo, già protagonista di una lunga serie di episodi di violenza domestica, aveva trasformato la vita della donna in un incubo fatto di minacce, botte e paura quotidiana.
La vicenda risale a dicembre 2023, appena un mese dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, la giovane veneta uccisa a Fossò dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Una tragedia che aveva scosso l’Italia intera e che l’uomo di Chieti aveva usato come macabro strumento di intimidazione.
Nella denuncia, la vittima ha raccontato di un clima domestico segnato da un comportamento «irascibile e violento». Più volte, ha riferito, aveva nascosto i segni delle percosse per timore di ritorsioni, limitandosi a recarsi in pronto soccorso senza mai sporgere denuncia. L’uomo, secondo quanto emerso in aula, utilizzava spesso anche coltelli da cacciatore per minacciarla.
L’episodio culminante si è verificato una mattina in cui la donna aveva tentato di fuggire da casa. Mentre cercava di allontanarsi, «in preda al panico» e ancora in pigiama, ha sentito tre colpi esplodere alle sue spalle. Voltandosi, ha visto il compagno sul balcone, impugnare quella che le era sembrata una pistola.