La società gialloverde denuncia un clima di aggressività nel match Under 19 contro il Lorenzo Giangiacomo Villa 2015: “Preferiamo perdere una partita piuttosto che rischiare un’altra tragedia”
ORTONA – Un pomeriggio di calcio giovanile si è trasformato in un dramma sportivo e umano. Jacob Santurbano, portiere 19enne dell’Ssd Ortona Calcio, è ricoverato in ospedale con la frattura di alcune costole e una lesione alla milza, dopo un durissimo scontro di gioco avvenuto lunedì 6 ottobre durante la gara del campionato provinciale Under 19 contro il Lorenzo Giangiacomo Villa 2015.
L’intervento dei sanitari è stato immediato: il giovane è stato sottoposto a un’operazione d’urgenza per l’asportazione della milza e, dopo una notte in Rianimazione, le sue condizioni sono state dichiarate stabili. “Per fortuna ora sta bene – scrive la società in una nota – e gli auguriamo di tornare presto tra i pali gialloverdi”.
Ma quello che doveva essere un incontro di sport e passione giovanile si è trasformato in una pagina nera. Oltre al grave infortunio del portiere, la società ortonese denuncia un episodio di violenza ai danni del custode dell’impianto, “colpito da un calciatore della squadra ospite con una tacchettata sul braccio, dopo essere stato insultato e umiliato”.
In un comunicato ufficiale, diffuso sui social e diventato virale in poche ore, l’Ortona Calcio esprime indignazione e dolore per quanto accaduto: “Doveva essere una classica partita di calcio – si legge – fatta di normale agonismo e voglia di vincere, ma invece si è trasformata in qualcosa che di sportivo non ha nulla. Non possiamo accettare di vedere genitori inferociti, dirigenti minacciosi e allenatori complici. Non possiamo accettare scontri che mettono a rischio la salute dei ragazzi”.
La società gialloverde, che ha ricevuto la solidarietà di numerose realtà del calcio dilettantistico abruzzese, ha annunciato una decisione senza precedenti: non disputerà la gara di ritorno contro il Lorenzo Giangiacomo Villa 2015. “È una scelta forte ma coerente con i nostri principi – spiega l’Ortona –. Lasciamo ai nostri avversari tre punti a tavolino, ma preferiamo perdere una partita piuttosto che rischiare che un altro giovane finisca in ospedale. Questo non è calcio. Stop alla violenza.”
