Teramo, un anno dal sequestro del Delfico: la dirigente Baldassarre ricorda quei giorni e chiede risposte per la comunità

3 Ottobre 2025
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Il 3 ottobre 2024 il sequestro dell’edificio simbolo di Teramo: «Un anno di silenzio e dolore, la comunità non può dimenticare»

TERAMO – È passato un anno esatto dal sequestro del Delfico di Teramo, un provvedimento che ha segnato profondamente la comunità cittadina, privandola di uno dei suoi luoghi simbolo della cultura e della formazione. Il 3 ottobre 2024, infatti, l’edificio che ospitava il Convitto, la scuola primaria Delfico Montauti e i Licei, venne posto sotto sequestro giudiziario dall’Arma dei Carabinieri, con effetto immediato.

Un anniversario che la dirigente scolastica, la professoressa Daniela Baldassarre, ha voluto ricordare con una lettera aperta alla città, nella quale ripercorre le drammatiche ore di quella giornata e ribadisce la richiesta di chiarezza sul futuro dell’istituto.

«Tre immagini per non dimenticare – scrive Baldassarre – Il 3 ottobre 2024 alle ore 11.00 i bambini della scuola primaria visitavano l’ufficio di presidenza del Rettore del Convitto Nazionale. Il 3 ottobre 2024 alle ore 14.15 l’Arma dei Carabinieri notificava alle dirigenti Baldassarre e Lanciaprima un provvedimento di sequestro giudiziario dell’edificio ospitante il Convitto e il Delfico Montauti con effetto immediato. Il 3 ottobre 2024 alle ore 20.00, dopo aver disposto l’evacuazione del palazzo, le forze dell’ordine apponevano i sigilli a tutti i portoni di accesso. Calano le tenebre ed il silenzio sul Delfico».

Un silenzio che, come sottolinea la dirigente, «è durato un lungo, interminabile, dolorosissimo anno. Oggi, 3 ottobre 2025, 365 giorni dopo l’incauto delitto al simbolo della cultura della città di Teramo, tutta la comunità si interroga ancora su quanto accaduto».

«Pretendiamo una risposta, – dice – ne abbiamo diritto, perché noi siamo il Delfico!». Un grido che raccoglie non solo la voce della dirigente, ma anche quella di insegnanti, studenti e famiglie che da un anno attendono di sapere quale sarà il destino di uno dei luoghi più rappresentativi di Teramo.

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