Il nuovo stabile ospiterà sei appartamenti e restituirà una casa a 15 sfollati del sisma; lavori conclusi entro 18 mesi con criteri moderni di sicurezza ed efficienza energetica
TERAMO – L’edificio di edilizia residenziale pubblica di Pagliaroli di Cortino sarà demolito e ricostruito. L’ATER Teramo ha annunciato l’avvio ufficiale dei lavori su una struttura che, a causa di una doppia violazione urbanistica, non poteva essere ristrutturata ed è stata quindi destinata alla completa ricostruzione nel rispetto delle normative vigenti.
Il nuovo immobile sarà completato entro 18 mesi: tre piani con sei appartamenti, realizzati secondo criteri moderni di sicurezza ed efficienza energetica, compreso un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo. L’appalto è stato affidato direttamente alla ditta Petrini Franco di Sant’Omero, con un ribasso forfettario del 20% come previsto dall’Ordinanza Speciale n. 7/2021, per un importo di 1.935.801,02 euro.
L’intervento, inizialmente stimato in circa 550.000 euro, ha richiesto una spesa ben più consistente, arrivando a quasi 2 milioni. “Grazie all’impegno dell’ingegner Luigi Del Sordo, progettista e direttore dei lavori, e alla disponibilità della Struttura Commissariale, è stato possibile ottenere il finanziamento aggiuntivo necessario per avviare l’opera”, ha spiegato Alfredo Grotta, presidente dell’ATER Teramo.
La ricostruzione permetterà a 15 persone sfollate dopo il sisma di tornare nella propria comunità. “Questo cantiere – ha ricordato Grotta – si inserisce nel cronoprogramma della ricostruzione presentato a fine luglio, frutto del lavoro della Task Force Ricostruzione e della collaborazione con l’USR e il Commissario Guido Castelli”.
Il presidente Ater ha ringraziato i tecnici dell’USR e il direttore Vincenzo Rivera per il supporto, così come il sindaco di Cortino Marco Tiberii e la comunità locale: “La forza dell’Abruzzo, e in particolare della provincia di Teramo, nasce dai borghi colpiti dal sisma, dalla loro identità e dalla capacità di resistere. Oggi le famiglie hanno la certezza che la ricostruzione parte davvero, con tempi e procedure chiari e trasparenti”.