Via Verde, parte la svolta intermodale con il progetto Cyros: treno, bici e nave per il turismo slow

29 Settembre 2025
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Progetto Cross per la mobilità sostenibile tra Italia e Croazia

Cinque regioni italiane e tre croate unite per la Ciclovia Adriatico-Ionica. In Abruzzo partono gli interventi su San Vito Chietino, Fossacesia e Vasto. D’Amario: “Turismo lento, borghi e intermodalità: è la sintesi della nostra visione”

SAN VITO CHIETINO – Un treno per arrivare, una ciclovia per ripartire. È cominciata così, con un viaggio simbolico e concreto, la due giorni abruzzese del progetto Cyros, che ha riunito in provincia di Chieti tutti i partner italiani e croati coinvolti nell’iniziativa Interreg Italia-Croazia. Obiettivo: promuovere la mobilità ciclistica e intermodale lungo la costa adriatica, con interventi mirati a favorire il turismo sostenibile e la transizione verde.

Cinque le regioni italiane coinvolte – Friuli Venezia Giulia, Puglia, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna – e tre quelle croate: Dubrovnik, Primorje e Istria. Il progetto, che può contare su un finanziamento complessivo di oltre 2,7 milioni di euro, prevede per l’Abruzzo un investimento di circa 370 mila euro.

“Il progetto Cyros – ha dichiarato il sottosegretario con delega al Turismo Daniele D’Amario – rappresenta la sintesi più completa della politica turistica regionale, basata sul potenziamento della ciclovia adriatica Martinsicuro-San Salvo, sulla promozione del turismo lento e all’aria aperta, sullo sfruttamento delle potenzialità storiche e architettoniche dei piccoli borghi. È chiaro che la Regione Abruzzo non poteva mancare potendo anche mettere a disposizione dei partner di progetto esperienze concrete e dirette.”

Gli interventi previsti per il territorio abruzzese interesseranno i comuni di San Vito Chietino, Fossacesia e Vasto, lungo la “Via Verde della Costa dei Trabocchi”. Il piano prevede soluzioni di trasporto intermodale treno-bus-bici-nave, con l’installazione di aree di sosta attrezzate, stazioni di ricarica per e-bike, contabici e contributi per l’acquisto di rastrelliere.

Un progetto che non guarda solo alla mobilità, ma alla costruzione di un ecosistema turistico integrato, capace di valorizzare il paesaggio, la cultura e l’accessibilità. E che, partendo dalla costa, punta a ridisegnare il modo di viaggiare e vivere il territorio.

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