Dopo l’abbattimento dei primi tre edifici, oggi pomeriggio è iniziata la demolizione degli ultimi due Palazzi Clerico: incompiuti da 40 anni e simbolo di degrado per la città
PESCARA – Primo colpo di benna questo pomeriggio anche per gli ultimi due edifici dei cinque Palazzi Clerico – tre dei quali già abbattuti dalla proprietà –, scheletri di mattoni incompiuti, che da anni ormai davano rifugio a senza fissa dimora e sbandati nel quartiere Villa del Fuoco.
«Un’altra giornata storica per Pescara», l’ha definita il sindaco Carlo Masci, che proprio durante l’estate aveva emesso un’ordinanza di demolizione per una serie di palazzi abbandonati in città. «Oggi, dopo le ordinanze di abbattimento del Comune e il pronunciamento del Tar, diamo concretezza a questa promessa e procediamo noi a buttare giù i due edifici rimasti», ha dichiarato il primo cittadino, ricordando l’annuncio dato lo scorso 15 settembre sull’imminente acquisto da parte del Comune delle aree su cui erano stati costruiti i due palazzi.
«In questa zona, ricordiamo, abbiamo realizzato la strada Pendolo eliminando anche lì il degrado per dar vita a una strada nuova e utilissima – ha proseguito il sindaco –. Abbiamo promosso interventi concreti, definitivi, che hanno cambiato e stanno cambiando il volto di un quartiere, tant’è che di fronte a questi scheletri c’è oggi un bellissimo parco, che era totalmente abbandonato, terra di spacciatori e tossicodipendenti: lo abbiamo riqualificato e aperto al quartiere e alla città e oggi, attraverso il Comune di Pescara, ci sono 16 associazioni di volontariato che realizzano attività sportive e ludiche con tanti bambini e ragazzi di questo quartiere. A Villa del Fuoco oggi c’è qualcosa in più di positivo, con l’eliminazione degli scheletri dei Palazzi di Clerico, segno di una attenzione che non è mai venuta meno per chi vive in questa zona».