Il 30 settembre l’Ateneo teatino partecipa all’evento nazionale che inaugura i 35 corsi della rete EduNext, il primo ecosistema universitario pubblico digitale finanziato dal PNRR
CHIETI – L’università del futuro si presenta anche alla d’Annunzio di Chieti-Pescara. Martedì 30 settembre 2025, dalle ore 9.00, si terrà il Welcome Day dei Corsi di Laurea EduNext 2025/26, l’iniziativa che segna l’avvio ufficiale dei percorsi formativi della rete nazionale che riunisce 35 università e 5 istituti AFAM. L’evento, trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma EduNext (events.EduNext.eu/welcome-day), sarà seguito simultaneamente in tutte le sedi coinvolte.
A inaugurare i lavori sarà la senatrice Maria Alessandra Gallone, consigliera per l’Innovazione del Ministro Anna Maria Bernini, cui seguiranno gli interventi dei Rettori aderenti. Per la D’Annunzio interverrà il Magnifico Rettore Liborio Stuppia.
«Con il Welcome Day – spiega Tommaso Minerva, responsabile scientifico di EduNext – non celebriamo solo un nuovo anno accademico, ma l’avvio di un modello innovativo di università pubblica, frutto della collaborazione di oltre 35 atenei. È una sfida che guarda al futuro e mette al centro studenti e studentesse».
EduNext rappresenta infatti il primo ecosistema universitario pubblico digitale, finanziato dal PNRR, con una didattica modulare, tutoraggio costante, open badge riconosciuti a livello europeo e percorsi flessibili, pensati per studenti, lavoratori e imprese.
L’università abruzzese partecipa con due nuovi corsi di laurea magistrale: Economia del Turismo e della Cultura ed Scienze e Tecnologie Cosmetiche. Il primo, spiega Stuppia, è «un percorso interdisciplinare per comprendere e gestire i fenomeni economici legati al turismo e alla cultura in chiave sostenibile», erogato prevalentemente a distanza. Il secondo, in modalità mista, formerà professionisti per il settore cosmetico con un approccio innovativo e sostenibile.
«Questi percorsi – conclude il Rettore Stuppia – sono pensati in tre lingue (italiano, inglese, spagnolo), costruiti su una didattica flessibile e certificati da Open Badge europei. Un modo concreto per rendere l’università più accessibile, inclusiva e aderente alle esigenze del mondo contemporaneo».