Durante l’Abruzzo Economy Summit, l’amministratore delegato di Nuclitalia ha rilanciato il ruolo del nucleare come fonte complementare alle rinnovabili. “Serve autonomia energetica e stabilità dei prezzi: il nucleare può garantire entrambe”
PESCARA — “Il nucleare può diventare un tassello strategico della sicurezza energetica nazionale”. Con queste parole, Luca Mastrantonio, amministratore delegato di Nuclitalia, ha aperto il suo intervento all’Abruzzo Economy Summit, tracciando una visione chiara e pragmatica del futuro energetico italiano. In un contesto geopolitico sempre più instabile, l’energia — ha sottolineato — non è solo una risorsa, ma uno strumento di politica internazionale.
“Per decenni abbiamo affidato il nostro mix energetico a una eccessiva dipendenza dall’estero”, ha spiegato Mastrantonio, “sia con l’acquisto di combustibili e materie prime da paesi geopoliticamente complessi, sia attraverso fornitura di energia da centrali nucleari costruite a pochi chilometri dai nostri confini”.
Secondo il CEO di Nuclitalia, le recenti crisi globali – dalla guerra russo-ucraina alle tensioni in Medio Oriente, passando per le politiche commerciali aggressive – hanno reso evidente quanto sia urgente garantire autonomia e stabilità dei prezzi. “In questo scenario l’energia diventa non solo un bene imprescindibile ma uno strumento di geopolitica”.
Mastrantonio non nega il ruolo centrale delle fonti rinnovabili, ma ne evidenzia i limiti strutturali: “Le rinnovabili sono fondamentali e vanno sviluppate. Ma chi dice che possano rappresentare da sole una soluzione dimentica che il nostro sistema energetico è già corto. Le rinnovabili, intermittenti, non dovrebbero solo sostituire le fonti fossili ma anche sostenere la crescita dei consumi guidati da data centre, mobilità elettrica e elettrificazione residenziale”.
La proposta è chiara: affiancare alle rinnovabili una fonte decarbonizzata ma programmabile. “Per garantire stabilità della rete, sicurezza e continuità della fornitura serve affiancarle a un’altra fonte totalmente decarbonizzata ma programmabile: il nucleare. Come fonte stabile il nucleare potrà anzi favorire la penetrazione delle fonti rinnovabili in una formula complementare e non competitiva”.
Infine, Mastrantonio ha delineato la missione di Nuclitalia: “Uno dei compiti di Nuclitalia sarà proprio analizzare i fabbisogni reali del sistema energetico italiano e identificare la tecnologia nucleare più adatta per soddisfarli”.