Matteucci accusa il presidente Commissione Vigilanza Mariani: “Inaccettabile, mentre a noi viene negato l’accesso agli atti, la documentazione è stata trasmessa al Direttore Generale dell’Agenzia”
TERAMO – Il caso del trasferimento e della ricostruzione della sede teramana dell’ARPA finisce nuovamente sotto i riflettori. L’UGL Salute Abruzzo denuncia la mancata trasmissione dei documenti legati alla vicenda, nonostante le richieste formali avanzate dopo le sedute della Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale del 19 e 24 luglio scorsi.
A sollevare il caso è il segretario regionale Stefano Matteucci, che parla di una situazione “grave e lesiva non solo del ruolo sindacale, ma anche dei principi di trasparenza, correttezza e accesso agli atti che dovrebbero guidare l’operato delle istituzioni pubbliche”.
Secondo Matteucci, entrambe le sedute si sono concluse senza alcun risultato concreto, “anche a causa di un evidente disinteresse politico verso la gestione economico-amministrativa di un ente pubblico strategico come l’ARPA”. Da tempo, ricorda il sindacato, sono state espresse perplessità sul percorso scelto e queste verranno ribadite con forza “soprattutto dopo il completamento del trasferimento a Sant’Atto”.
Con una nota ufficiale inviata il 25 agosto, l’UGL ha chiesto l’accesso agli atti prodotti dai soggetti coinvolti – tra cui ARPA e ARAP – e ai verbali delle due riunioni della Commissione. Nonostante le rassicurazioni del presidente Sandro Mariani, a oggi nessun documento è stato trasmesso. Matteucci definisce “inaccettabile” il comportamento delle istituzioni, ricordando che proprio l’UGL aveva promosso la richiesta che ha portato all’attivazione della Commissione, inoltrata a tutti i consiglieri regionali lo scorso 25 maggio.
Il sindacato ha inoltre partecipato ai lavori come auditore nella prima seduta e come uditore nella seconda. Da qui l’amarezza per quella che viene definita una contraddizione evidente: “mentre a noi viene negato l’accesso agli atti, la documentazione da noi stessi prodotta è stata prontamente trasmessa al Direttore Generale di ARPA, che ha potuto così chiedere il rinvio dei lavori e predisporre le proprie controdeduzioni”.
“Porteremo avanti questa battaglia in tutte le sedi competenti, con determinazione e senso di responsabilità – conclude Matteucci – certi che la verità e la trasparenza siano doveri inderogabili nei confronti dei cittadini e dei lavoratori che rappresentiamo”.