Secondo le indagini, la donna avrebbe ingaggiato un uomo per l’attentato al finanziere: all’origine lo scontro per l’affidamento del figlio
SAN VITO CHIETINO – È stata condannata a dieci anni di reclusione l’avvocatessa di San Vito Chietino accusata di aver organizzato un attentato per uccidere l’ex marito, un ufficiale della Guardia di Finanza, con cui era in corso una dura battaglia legale per l’affidamento del figlio.
La sentenza è stata pronunciata dal gip di Napoli, Federica de Bellis, che ha accolto le richieste del pubblico ministero Maurizio De Marco. Secondo quanto emerso dalle indagini, il 21 marzo 2023 a Bacoli l’auto del finanziere era esplosa a causa di una bomba piazzata sotto la carrozzeria: l’uomo si era salvato in extremis. Per l’esplosione era già stato condannato a dieci anni, lo scorso novembre, un 51enne di San Severo, ritenuto l’esecutore materiale dell’attentato. L’uomo, secondo i carabinieri del nucleo investigativo di Napoli, avrebbe compiuto diversi sopralluoghi e poi innescato l’ordigno a distanza, con un telecomando.
Dalle analisi dei telefoni cellulari, soprattutto quello dell’esecutore, sono emerse foto e messaggi inviati dall’avvocatessa, ritenuta la mandante. Un incontro tra la donna e il presunto artificiere era stato documentato a San Salvo Marina, poche settimane dopo l’attentato. La professionista era stata arrestata nell’ottobre 2024, a oltre un anno dall’esplosione. Il movente, secondo gli inquirenti, sarebbe stato proprio il conflitto con l’ex coniuge per la custodia del bambino.