Prima Giornata degli Internati Italiani: alla cerimonia al Quirinale anche l’ex Carabiniere abruzzese Abramo Rossi

20 Settembre 2025
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Prima Giornata degli Internati Italiani: alla cerimonia al Quirinale anche l'ex Carabiniere abruzzese Abramo Rossi
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta Abramo Rossi ex Carabiniere internato nei campi e testimone della prigionia (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Abramo Rossi, ex Carabiniere di 101 anni, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della prima “Giornata degli Internati italiani” insieme a Nicola Mattoscio (ANRP), Anna Maria Sambuco (ANEI) e Dario Venegoni (ANED)

ROMA – È stato un momento solenne e carico di memoria quello che si è tenuto ieri al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato la prima “Giornata degli Internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale” alla presenza, tra gli altri, di uno degli ultimi testimoni di quei giorni: Abramo Rossi, ex Carabiniere di 101 anni, originario di Colonnella (TE).

Nata grazie alla Legge n. 6 del 13 gennaio 2025, la giornata è stata istituita per il 20 settembre in memoria di tutti coloro che coraggiosamente rifiutarono di collaborare con il regime nazionalsocialista e con la Repubblica Sociale Italiana dopo l’8 settembre 1943.

L’evento si è aperto con la proiezione del filmato “L’altra Resistenza”, dedicato agli Internati Militari Italiani. Sono poi intervenuti Nicola Mattoscio, presidente nazionale di ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione), Anna Maria Sambuco, presidente nazionale di ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager Nazisti) e Dario Venegoni, presidente nazionale di ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti), in rappresentanza delle tre associazioni che portano avanti la memoria dei tanti italiani reduci proprio dagli eventi collaterali alla Seconda Guerra Mondiale.

Poi hanno preso la parola anche lo storico Luciano Zani e il Vice Presidente della Camera Giorgio Mulè, per lasciare infine spazio al racconto di Abramo Rossi, sopravvissuto alla prigionia nei lager dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Proprio il 20 settembre dello stesso anno, Hitler cambiò lo status dei militari italiani catturati in “internati”, privandoli dei diritti previsti per i prigionieri di guerra.

Rossi, ci riferisce la figlia Gabriella che lo ha accompagnato alla cerimonia insieme a una buona parte della famiglia, è riuscito a trascorrere anche qualche attimo insieme a Mattarella prima di entrare nella Sala dei Corazzieri, in cui si è tenuta la cerimonia. «Mio padre – spiega Gabriella Rossi – ha raccontato al Presidente di aver conosciuto suo padre in Sicilia, moltissimi anni prima, e di aver incontrato altri due Presidenti della Repubblica Italiana: Giorgio Napolitano, che il 27 gennaio del 2010 gli conferì la Medaglia dei Volontari della Libertà, e Giovanni Leone, che invece aveva avuto una casa a Roccaraso, proprio negli anni in cui mio padre era in servizio nella locale caserma dei Carabinieri».

Al termine dell’evento, in segno di riconoscimento, Rossi ha regalato al Presidente un prezioso libretto dal titolo “La mia testimonianza”, che contiene le sue memorie dalla deportazione al ritorno a casa una volta finita la guerra.

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