Fondi per natalità e residenzialità, opposizione in Regione all’attacco: «Mancano le risorse, rischio beffa per le famiglie abruzzesi»

12 Settembre 2025
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Mariani e Monaco denunciano in Commissione Vigilanza: circa 2 milioni di euro non coperti per le domande 2022-2024 e nessuna certezza sul bando 2025

PESCARA – Preoccupazione dai consiglieri di opposizione Sandro Mariani, presidente della Commissione Vigilanza, e Alessio Monaco, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra – AVS, dopo quanto emerso ieri a L’Aquila durante la seduta dedicata ai fondi previsti dalla legge regionale n. 32 del 21 dicembre 2021 sugli “Interventi a sostegno della natalità e della residenzialità in Abruzzo”.

Secondo quanto denunciato, la misura “bandiera” lanciata dal presidente Marco Marsilio per contrastare lo spopolamento e sostenere la natalità nelle aree interne della regione non avrebbe oggi risorse sufficienti. Mancano infatti, secondo quanto sostengono i consiglieri, circa due milioni di euro per liquidare le domande presentate tra il 2022 e il 2024, già istruite dagli uffici e giudicate idonee, che rischiano quindi di rimanere senza copertura. Allo stesso tempo non ci sarebbero fondi per il nuovo bando 2025.

«Non è accettabile – hanno dichiarato Monaco e Mariani – perché tante giovani coppie abruzzesi contavano su questi fondi e ora scoprono che non arriveranno. È inconcepibile che per eventi come La Notte dei Serpenti o il Festival D’Annunziano le risorse vengano sempre trovate, mentre per sostenere famiglie, sanità e sociale si sostiene che i soldi non ci siano».

Monaco, relatore del punto discusso in Commissione, ha inoltre chiesto di affrontare nuovamente la questione per chiarire anche lo stato dei fondi per la residenzialità. L’appello rivolto alla Giunta regionale è quello di farsi carico rapidamente del problema, stanziando somme congrue per chiudere le annualità già aperte e chiarendo se la misura sarà rifinanziata o meno.

«Non si possono illudere – concludono i due consiglieri – giovani coppie che hanno scelto di restare in Abruzzo, tra mille difficoltà quotidiane, facendo affidamento su risorse che oggi rischiano di non vedere mai».


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