Expo 2025, a Osaka protagonista il modello L’Aquila tra innovazione e resilienza

8 Settembre 2025
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La delegazione aquilana all’Expo 2025 di Osaka durante la “Italian Week” al Padiglione Italia, con la presentazione del progetto Cte Sicura. Un momento della partecipazione istituzionale dedicata all’innovazione post-sisma

All’Expo 2025 di Osaka il capoluogo abruzzese ha presentato la Cte Sicura come modello di innovazione post-sisma. Sindaco Biondi: “5G, IA e cybersecurity strumenti concreti per città più sicure e vivibili”

L’AQUILA – Dal cuore dell’Appennino alle vetrine mondiali dell’Expo di Osaka: L’Aquila ha portato in Giappone la propria esperienza di ricostruzione e innovazione tecnologica, diventando protagonista della “Italian Week” al Padiglione Italia con la Casa delle Tecnologie Emergenti – Cte Sicura. Sui maxi schermi esterni del Padiglione, visitato ogni giorno da migliaia di persone, è stato trasmesso anche il video della Capitale italiana della Cultura 2026, garantendo al capoluogo abruzzese una prestigiosa ribalta internazionale.

Nel Padiglione Italia, nell’ambito dell’evento promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e da Invitalia, la delegazione aquilana ha presentato il panel “Cte Sicura L’Aquila: Tecnologie emergenti per la ricostruzione – Innovazione, monitoraggio e resilienza nel post-sisma”. Ne hanno fatto parte il Comune dell’Aquila, gli Uffici speciali per la ricostruzione – Usra per la città e Usrc per i Comuni del cratere –, l’Università dell’Aquila e il Cnr-Itc (Istituto per le tecnologie della costruzione del Consiglio nazionale delle ricerche). In apertura l’intervento di Mario Vattani, commissario generale del Padiglione Italia. Presenti anche le altre Case delle Tecnologie Emergenti: CagliariDLab, Roma, Taranto (Cte Calliope), Napoli (Infiniti Mondi), Pesaro (Cte Square), Prato (Prisma) e Torino (Cte Next).

“Essere presenti all’Expo 2025 di Osaka con la Cte Sicura – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – è motivo di orgoglio e responsabilità. L’Aquila rappresenta oggi un laboratorio a cielo aperto, in cui università, centri di ricerca, istituzioni e imprese lavorano insieme per trasformare una tragedia in un’opportunità di sviluppo e innovazione. La nostra esperienza – ha detto ancora Biondi – sta suscitando particolare attenzione in Giappone, Paese che conosce bene il tema della ricostruzione: basti pensare all’invito ricevuto lo scorso aprile dal sindaco di Kobe, unica realtà italiana a portare la propria testimonianza a trent’anni dal sisma che colpì quella città, oppure alla visita in città, a maggio scorso, del ministro giapponese per la Ricostruzione, Sakai Manabu, insieme all’architetto Shigeru Ban, progettista dell’Auditorium del Conservatorio dell’Aquila”.

“Oggi – ha aggiunto Biondi – qui a Osaka mostriamo come tecnologie quali 5G, intelligenza artificiale, cybersecurity possano essere strumenti concreti per rendere le città più sicure e vivibili. È la dimostrazione che anche da un territorio dell’Appennino centrale si può contribuire al dibattito globale sulle città intelligenti del futuro, offrendo un modello replicabile e condivisibile”.

“L’organizzazione del panel tematico sulla gestione urbana a Expo 2025 Osaka – ha dichiarato Fabio Franchi, ricercatore dell’Università dell’Aquila e organizzatore del panel – rappresenta per la Cte Sicura dell’Aquila, per il Comune, per l’Università, per gli Uffici speciali della ricostruzione e per il Cnr-Itc, per la nostra intera comunità, un’occasione unica di confronto internazionale. Le esperienze maturate nei contesti complessi della ricostruzione post-sismica dimostrano quanto sia fondamentale integrare innovazione tecnologica, sostenibilità e inclusione sociale. Expo diventa così un laboratorio globale dove condividere buone pratiche e tracciare nuove traiettorie per città resilienti, intelligenti e a misura d’uomo”.

“Siamo orgogliosi – hanno affermato Salvatore Provenzano e Raffaello Fico, rispettivamente responsabili di Usra e Usrc – di aver preso parte a questo prestigioso appuntamento internazionale dedicato alle tecnologie per la gestione urbana. Come Uffici speciali, ormai prossimi al completamento della ricostruzione materiale, il nostro impegno è rivolto al rilancio dei territori e al recupero della fiducia tra le comunità e le istituzioni, rendendo trasparenti e intellegibili nuovi processi di rigenerazione”

Durante l’incontro sono state presentate alcune delle tecnologie già in uso all’Aquila: sensoristica per il monitoraggio in tempo reale di edifici e infrastrutture, gemelli digitali per la pianificazione urbana, piattaforme integrate per la gestione dei dati e applicazioni di intelligenza artificiale per la prevenzione dei rischi. Soluzioni che, nelle intenzioni dei promotori, possono essere replicate anche in altre realtà urbane e nelle aree interne, coniugando sicurezza, innovazione e qualità della vita.

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