All’ospedale dell’Aquila un team multidisciplinare ha salvato una donna di 40 anni colpita da aneurisma cerebrale durante la gravidanza con un doppio intervento: cesareo d’urgenza e operazione neurochirurgica. La paziente è in ripresa, la neonata resta in prognosi riservata
L’AQUILA – All’ospedale San Salvatore un doppio intervento d’urgenza ha permesso di salvare la vita a una donna di 40 anni colpita da un aneurisma cerebrale alla 25esima settimana di gravidanza.
La paziente è stata sottoposta prima a un cesareo d’urgenza e subito dopo a un delicato intervento neurochirurgico. A distanza di dieci giorni dall’operazione la paziente è in netto miglioramento, mentre la sua bimba è ricoverata in prognosi riservata presso la Tin (Terapia intensiva neoanatale), dove i prossimi mesi saranno decisivi per la ripresa definitiva.
Grazie a un lavoro di squadra tra reparti e specializzazioni diverse, al San Salvatore è stato possibile affrontare un caso di altissima complessità, in cui erano in bilico le vite della madre e della neonata.
La vicenda è iniziata il 21 agosto, quando la donna, già seguita a Teramo per precedenti complicanze in gravidanza, ha accusato una violenta cefalea. Gli esami hanno evidenziato la rottura di un aneurisma con emorragia cerebrale e si è deciso per il trasferimento immediato al capoluogo abruzzese, per la presenza della Tin.
Il caso è stato gestito da un team multidisciplinare: i radiologi interventisti Aldo Victor Giordano e Sergio Carducci, il neurochirurgo Alessandro Ricci, i ginecologi Gabriele Iagnemma e Sonia Paleri, la neonatologa Arianna Mareri e l’anestesista Emilia Barattelli. Dopo il parto, la neonata è stata presa in carico dall’équipe di Neonatologia guidata da Sandra Di Fabio.