Pescara ripensa la città: parte “PLAYSPACE”, il laboratorio urbano per rigenerare Via Tavo

3 Settembre 2025
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Avviato a Pescara il progetto PLAYSPACE

È iniziato il percorso partecipato “PLAYSPACE: l’arte di costruire la città”, promosso dal Comune di Pescara e dal Dipartimento di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio”. Obiettivo: trasformare Via Tavo e i quartieri limitrofi in spazi urbani più inclusivi, sostenibili e a misura di cittadino

PESCARA – Un sopralluogo, quaranta studenti, un quartiere da ripensare. È cominciato ieri, martedì 2 settembre, il laboratorio urbano “PLAYSPACE: l’arte di costruire la città”, un progetto ambizioso che mette al centro Via Tavo e le sue trasformazioni. A guidare il gruppo, il professor Alberto Ulisse del Dipartimento di Architettura dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, insieme a collaboratori e studenti, pronti a immaginare una nuova identità urbana per una delle zone più complesse della città.

Accanto a loro, in visita alle aree di progetto, anche l’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Alfredo Cremonese, la consigliera comunale Maria Luigia Montopolino, Isabella Del Trecco per il Comune, il presidente dell’ATER Pescara Domenico Di Meo e il direttore Gianni D’Addazio, insieme ai membri del CDA.

Il laboratorio, che si protrarrà fino a luglio 2026, nasce da una convenzione scientifica siglata due anni fa tra Comune e Università, con l’obiettivo di studiare e riqualificare i quartieri di edilizia residenziale pubblica. Tra gli interventi già avviati: la sostituzione dell’ex “Ferro di cavallo”, la riqualificazione degli edifici di via Lago di Capestrano e l’abbattimento dei palazzi Clerico. Ora, con “PLAYSPACE”, si punta a un salto di qualità: progettare nuovi spazi e servizi “tra le case”, abbattere le barriere architettoniche e migliorare la qualità della vita.

Nei prossimi giorni, gli studenti saranno impegnati in un workshop intensivo presso il Dipartimento di viale Pindaro. Le prime proposte verranno presentate sabato 6 settembre in una mostra pubblica. Ma il vero cuore del progetto è la partecipazione: residenti, tecnici comunali e ATER saranno coinvolti attivamente nel processo di co-progettazione.

«Questo laboratorio – dichiara l’assessore Alfredo Cremonese – rappresenta un’occasione straordinaria per ripensare le periferie della nostra città attraverso lo sguardo innovativo e creativo dei giovani studenti universitari. Via Tavo diventa così non solo un caso studio, ma un vero laboratorio urbano dove progettare una nuova identità sociale e architettonica, capace di valorizzare gli spazi pubblici, creare connessioni, promuovere inclusione e offrire nuove opportunità alle comunità residenti. È una sfida che il Comune affronta con convinzione, perché crediamo che la rigenerazione delle periferie sia la chiave per costruire una città più equa, sostenibile e accogliente».

Un progetto che non si limita a disegnare edifici, ma che vuole costruire relazioni, visioni e futuro. E che, partendo da Via Tavo, potrebbe diventare un modello per tutta Pescara.

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