Microalghe tossiche a Ortona e San Vito: scatta la fase di allerta

2 Settembre 2025
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La costa di Ortona, interessata dai recenti campionamenti di Arpa Abruzzo che hanno segnalato la presenza della microalga tossica Ostreopsis ovata

Superati i limiti di concentrazione di Ostreopsis ovata a Ortona e valori elevati a San Vito Chietino. Nessuna emergenza sanitaria, ma Arpa Abruzzo intensificherà i controlli per monitorare l’evoluzione del fenomeno.

ORTONA – Torna a preoccupare l’alga potenzialmente tossica Ostreopsis ovata lungo il litorale teatino. I controlli effettuati ieri da Arpa Abruzzo hanno rilevato concentrazioni elevate in diversi punti della costa, facendo scattare la fase di allerta prevista dal piano di sorveglianza.

La situazione più delicata è stata registrata a Ortona, dove nei pressi del molo nord del porto sono state riscontrate 61.600 cellule per litro d’acqua e, poco più a nord della foce del fiume Moro, 36.320 cellule per litro. Dati che superano la soglia limite delle 30mila cellule fissata dal Ministero della Salute.

Più contenuti i valori a San Vito Chietino, in particolare nella zona antistante la Calata del Turchino, dove le analisi hanno evidenziato 25.040 cellule per litro, sotto la soglia critica ma comunque sufficienti ad attivare la fase di allerta.

La presenza dell’alga, spiegano i tecnici, non costituisce al momento un’emergenza sanitaria, ma richiede attenzione soprattutto in caso di vento forte e mare agitato: condizioni che favoriscono la dispersione delle tossine nell’aria, con possibili conseguenze per i bagnanti e per chi staziona sulla riva. Tra i sintomi più comuni sono segnalati disturbi alle vie respiratorie, febbre, irritazioni cutanee e oculari.

“Al momento la situazione non desta particolari preoccupazioni – ha dichiarato il direttore generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio – grazie a condizioni meteomarine che non favoriscono la dispersione della tossina. A partire da domani, tuttavia, i campionamenti saranno intensificati per fornire ai sindaci tutti gli elementi necessari a valutare eventuali ordinanze di divieto di balneazione”.

La fioritura della Ostreopsis ovata è favorita dalle alte temperature dell’acqua, superiori ai 22-23 gradi, da lunghi periodi di calma delle correnti marine e da elevate concentrazioni di nutrienti, come azoto e fosforo, derivanti dalle attività umane. Un mix che, soprattutto nei mesi estivi, rende più frequenti gli episodi di proliferazione lungo la costa adriatica.

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