Minacce al giornalista Lettieri, Marsilio: “Solidarietà. Serve fermezza dagli inquirenti”

1 Settembre 2025
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Marco Marsilio interviene sulle minacce al giornalista de Il Centro, Gianluca Lettieri

Il presidente della Regione Abruzzo interviene dopo le intimidazioni contro il giornalista Gianluca Lettieri e la redazione de Il Centro: “Non possiamo rassegnarci al degrado”

L’AQUILA – Il giornalismo d’inchiesta torna nel mirino, e questa volta il bersaglio è Gianluca Lettieri, cronista del quotidiano Il Centro, autore di articoli scomodi sulle vicende societarie del Chieti Calcio. Dopo le minacce ricevute – tra striscioni intimidatori e post social al vetriolo – la politica regionale rompe il silenzio. Il presidente Marco Marsilio prende posizione con parole nette e un appello alla magistratura.

“Leoni da tastiera e mitomani affollano il mondo social, avvelenano i contenuti con messaggi e insulti spesso deliranti. Giusto non abbassare la guardia, non ‘abituarsi’, non rassegnarsi al degrado”, ha dichiarato Marsilio. “Anche se le minacce contro Gianluca Lettieri fossero solo l’ennesima fanfaronata di frustrati che esprimono nell’anonimato la loro impotenza, non possiamo mai escludere che qualche esaltato possa davvero passare ai fatti. Magari istigato dalla violenza dei messaggi che circolano indisturbati. Per questo mi auguro che gli inquirenti possano individuare e punire come meritano gli autori di queste intimidazioni. A Gianluca Lettieri e alla redazione de Il Centro la solidarietà mia personale e dell’intera Giunta regionale”.

Le parole del governatore arrivano dopo l’editoriale del direttore del quotidiano, Luca Telese, che ha difeso con forza il suo giornalista: “È la seconda volta che Gianluca (è accaduto lo scorso aprile) viene minacciato per quello che scrive: per lui è una medaglia, perché non una virgola di ciò che ha scritto nei suoi articoli di inchiesta è stata contestata o smentita. Ed ecco l’ultimo messaggio per gli energumeni che minacciano senza il coraggio di mostrare il volto: potete gridare, infangare, intonare cori, bestemmiare o piangere, ma datevi pace. Sappiate che non ci muoviamo di un solo millimetro. Abbiamo le spalle larghe (e non solo quelle), al contrario di tutti gli intimidatori mascherati che in queste ore si sono mossi contro di noi. Figuratevi se ci facciamo spaventare dagli stalker digitali e dai guappi di cartapesta”.

L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo ha condannato duramente l’accaduto, definendolo “un episodio gravissimo che configura un tentativo inaccettabile di condizionare la libertà di stampa e il diritto dei cittadini ad essere informati”.

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