Chieti, l’ospedale Santissima Annunziata raddoppia i posti letto della chirurgia

1 Settembre 2025
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Riaprono le unità operative di Chirurgia oncologica e toracica: 46 i posti letto disponibili, potenziate le sale operatorie e i servizi ai pazienti

CHIETI – Il “Santissima Annunziata” rafforza da oggi la sua capacità chirurgica. Con la riapertura di due unità operative fondamentali – la Chirurgia generale a indirizzo oncologico e quella a indirizzo toracico – il presidio porta i posti letto disponibili a 46, quasi il doppio rispetto ai 26 attivi fino a ieri.

Le due unità trovano collocazione al nono livello dell’edificio ospedaliero, rispettivamente nel corpo A e nel corpo B. La scelta arriva al termine di un periodo di accorpamento temporaneo, reso necessario sia dai lavori di ristrutturazione sia dalle esigenze organizzative legate alla stagione estiva.

L’obiettivo è duplice: dare risposte più rapide alla crescente domanda di prestazioni e alleggerire la pressione sul Pronto soccorso, garantendo maggiori possibilità di ricovero. A questo ampliamento si affianca la recente ottimizzazione delle risorse umane nel blocco operatorio, una sinergia che promette di aumentare le prestazioni e migliorare l’offerta sanitaria complessiva.

«È un investimento strutturale e organizzativo fondamentale per l’ospedale di Chieti e per tutta la nostra azienda – sottolinea il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri –. Aumentare i posti letto e potenziare le sale operatorie significa dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini, riducendo le attese e migliorando la qualità delle cure. Ringrazio tutto il personale per la professionalità e la pazienza dimostrate durante il periodo dei lavori e sono certo che questa riorganizzazione contribuirà a rafforzare il ruolo del nostro ospedale».

Sulla stessa linea il direttore del Dipartimento chirurgico, Liberato Aceto: «Con questa nuova configurazione facciamo un passo avanti decisivo. L’ampliamento migliorerà non solo la capacità di accogliere i pazienti, ma anche l’efficienza del nostro lavoro quotidiano, in un’ottica dipartimentale. Azioni come questa sono essenziali per il rilancio del nostro ospedale e della collaborazione con l’Università “Gabriele d’Annunzio”».

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