Iniziata la demolizione dei Palazzi Clerico in via Tavo: Masci, “Si allunga la lista degli edifici della vergogna che spariscono”

27 Agosto 2025
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demolizione palazzi clerico a pescara

Il Comune di Pescara aveva emesso un’ordinanza a fine maggio per l’abbattimento di cinque edifici “scheletro”, tra cui proprio i Palazzi Clerico, che insieme all’allora Ferro di Cavallo costituivano un ritrovo di balordi ne quartiere di Villa del Fuoco

PESCARA – I Palazzi Clerico, scheletri di mattoni nel quartiere Villa del Fuoco di Pescara, spariscono sotto i colpi di benna, un’operazione che il sindaco Carlo Masci definisce un altro passo cruciale nel piano di riqualificazione urbana della città. L’abbattimento, che coinvolge tre edifici, è stato avviato dalla proprietà in ottemperanza alle ordinanze comunali emesse a fine maggio. «Si allunga la lista degli edifici della vergogna che spariscono su nostro impulso e delle strutture che vengono demolite per essere ricostruite: penso a Ex Enaip, ex “svincolo a trombetta”, ex scuola Mazzini, Ex palazzi di via Lago di Borgiano, ex Ferro di Cavallo, ex palazzi Clerico, ex Yale», ha commentato il sindaco.

L’operazione è parte di un più ampio progetto di rigenerazione urbana. «Questo è il terzo grande risultato», ha affermato il sindaco, ricordando i precedenti interventi: l’abbattimento di tre palazzi a rischio crollo in via Lago di Borgiano, ora trasformati in una piazza, e la demolizione del Ferro di cavallo, simbolo di degrado e criminalità.

Masci ha sottolineato che, mentre i lavori procedono per i primi tre edifici, la demolizione degli altri due è in attesa di una decisione del TAR, la cui camera di consiglio è fissata per il 12 settembre. L’obiettivo dell’amministrazione è far sparire tutti gli scheletri di cemento che sono diventati ricovero per sbandati e criminali.

«Crediamo che in queste ore sia un messaggio chiaro per la città», ha continuato il sindaco, lanciando una frecciata alle opposizioni che, a suo dire, non hanno agito durante i loro anni di governo e ora continuano a criticare. «Noi andremo avanti con determinazione, fino a quando tutti quegli scheletri di cemento, diventati un rifugio pericoloso di disperati e tossicodipendenti, non esisteranno più e contiamo sul supporto di tutti coloro che hanno il nostro stesso obiettivo, a partire dai cittadini per bene», ha continuato il sindaco Masci.

La riqualificazione della zona di Villa del Fuoco, dove si trovano i palazzi, non si limita alle demolizioni. Il sindaco ricorda infatti la riapertura del parco del quartiere e l’utilizzo della ex scuola di via Giardino per attività sociali, con l’intento di continuare gli interventi per una riqualificazione ambientale e sociale completa.

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