Matteucci: “Quattro cooperative in quattro anni, pagamenti mancati e ospiti a rischio. Pronti a coinvolgere Corte dei Conti e Prefettura”
TERAMO – Le strutture ASP del Teramano vivono una fase complessa, segnata da continui cambi al vertice e nella gestione. Dopo la riforma regionale che aveva trasformato le ex-IPAB in Aziende pubbliche di servizi alla persona con l’obiettivo di rafforzare l’assistenza, la situazione di RSA e case di riposo resta però problematica.
È quanto denuncia il sindacato UGL Salute Abruzzo, attraverso il segretario regionale Stefano Matteucci, che evidenzia come negli ultimi quattro anni si sono alternate quattro diverse cooperative nella gestione di ASP 1 Teramo, senza risultati tangibili. Matteucci definisce “improvvisa e incomprensibile” la decisione di rescindere il contratto con la RTI Mameri i Colori per la RSA di Civitella, sostituita con un affidamento di soli 24 giorni in attesa della gara europea, sulla quale non mancano dubbi di trasparenza.
Il sindacato pone l’accento anche sui nodi economici: cooperative costrette a ricorrere a decreti ingiuntivi per ottenere i pagamenti, tra cui un primo decreto esecutivo provvisorio di circa 5 milioni che potrebbe portare al pignoramento. “Le cooperative sono state trasformate in istituti di credito per un ente mal amministrato – accusa Matteucci – e a pagarne le conseguenze sono i più fragili: ospiti e lavoratori”.
UGL Salute annuncia infine nuove iniziative: è stato avviato l’accesso agli atti per chiarire le modalità con cui vengono assunte le decisioni e non si esclude il coinvolgimento della Corte dei Conti e della Prefettura per fare piena luce sulla gestione.