Premio Silone, Quagliariello vincitore della XXVIII edizione. Marsilio: “Un riconoscimento appropriato e autentico”

23 Agosto 2025
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Gaetano Quagliariello riceve il Premio internazionale “Ignazio Silone” a Pescina durante la cerimonia della XXVIII edizione, alla presenza delle istituzioni regionali

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha sottolineato il valore del Premio internazionale “Ignazio Silone”, conferito quest’anno a Gaetano Quagliariello. Nel corso della cerimonia che si è svolta a Pescina, in provincia dell’Aquila, sono stati premiati anche giovani ricercatori e traduttori

PESCINA – È stato conferito a Gaetano Quagliariello, presidente della Fondazione Magna Carta, il premio principale della XXVIII edizione del Premio internazionale “Ignazio Silone”, dedicata quest’anno al tema “Il giornalista Ignazio Silone e la sua importanza nell’impatto internazionale”. La cerimonia si è svolta nel pomeriggio a Pescina, città natale dello scrittore.

“Il Premio Silone è molto più di una celebrazione letteraria: un tributo al valore internazionale di un intellettuale abruzzese – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio –. Quest’anno il premio è stato conferito a Gaetano Quagliariello, quanto di più appropriato e autentico, per la sua attività non solo politica, ma anche per l’adesione a quei valori di verità e giustizia sociale che hanno contraddistinto l’opera e la vita di Ignazio Silone”.

Accanto al riconoscimento principale, il premio ha visto la consegna di altri attestati: nella sezione dedicata a tesi di laurea e dottorato di ricerca hanno vinto ex aequo Marco Lemme e Sabrina Di Martino, mentre il premio per la traduzione è stato attribuito a Carlos Clavería Laguarda. La giornata è stata arricchita anche dalla presentazione del taccuino siloniano, un omaggio alla dimensione civile e giornalistica dello scrittore marsicano.

“Silone ha saputo raccontare al mondo intero – ha proseguito Marsilio – la realtà del mondo contadino abruzzese, consegnandola alla letteratura universale. Le sue opere, ancora oggi lette e tradotte in tanti Paesi – ha sottolineato il presidente – rappresentano un punto di riferimento imprescindibile non solo della letteratura, ma anche della storia politica, economica e sociale del Novecento”.

Il governatore ha quindi ricordato come l’Abruzzo possa “vantare con orgoglio di aver dato i natali a figure straordinarie come Gabriele D’Annunzio, Ennio Flaiano e Benedetto Croce, testimonianze vive e autentiche della ricchezza culturale e intellettuale della nostra terra”.

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