Vittima l’allenatore dell’Under 17, la società condanna con fermezza. L’incidente causato da un singolo individuo
PESCARA – Momenti di tensione ieri a Pescara, in uno stabilimento balneare, dove Maurizio D’Alberto, allenatore della formazione Under 17 del Chieti Calcio, è stato aggredito da un avventore solo per aver indossato la divisa neroverde. L’uomo, dopo un’aggressione verbale, è passato alle mani spintonando il tecnico. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e le forze dell’ordine. All’allenatore, soccorso in spiaggia, è stata offerta la possibilità di trasferimento in ospedale, che però ha rifiutato dopo le prime cure.
La notizia ha suscitato sdegno nella società calcistica teatina. «Apprendo con indignazione e profonda amarezza dell’aggressione subita dal nostro allenatore della formazione Under 17 – ha dichiarato il presidente del Chieti, Gianni Di Labio – Un episodio vile e inaccettabile, che nulla ha a che vedere con lo sport e i suoi valori più autentici. La rivalità calcistica può e deve rimanere sul campo, alimentata dalla passione e dal tifo; quando si trasforma in violenza, diventa solo espressione di inciviltà».
Il presidente ha voluto ringraziare pubblicamente il titolare del ristorante dello stabilimento, che ha immediatamente allertato le autorità, e le forze dell’ordine per il pronto intervento: «Il proprietario ha prevenuto un peggioramento degli eventi. L’incidente è stato causato da un singolo individuo e, sono certo, resterà un atto isolato che non può rappresentare né la comunità né l’attività commerciale. Mi auguro che un gesto così insensato non infanghi l’immagine dello sport».