Incendio alla Riserva del Borsacchio, l’appello delle Guide: “Subito il catasto delle aree bruciate e interventi urgenti”

14 Agosto 2025
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Il presidente Marco Borgatti chiede l’iscrizione immediata dei terreni incendiati nella Riserva nell’anagrafe comunale e misure di tutela

Il presidente Marco Borgatti chiede l’iscrizione immediata dei terreni incendiati nella Riserva del Borsacchio nell’anagrafe comunale e misure di tutela

ROSETO DEGLI ABRUZZI – L’Associazione Le Guide del Borsacchio lancia un appello al Comune di Roseto degli Abruzzi affinché intervenga con urgenza sulle aree della Riserva Naturale colpite dall’incendio del 28 luglio 2025. In una nota firmata dal presidente Marco Borgatti, l’ente committente della relazione tecnica redatta dal ricercatore scientifico Alessandro Paterna, chiede l’iscrizione immediata dei terreni bruciati nell’anagrafe comunale dei territori percorsi dal fuoco.

Secondo la relazione, le fiamme hanno devastato oltre 25.000 metri quadrati di area retrodunale, distruggendo habitat di pregio e causando perdite ingenti per flora e fauna protetta. Durante il sopralluogo tecnico del 1° agosto 2025, sono stati documentati la scomparsa di specie vegetali tipiche come il giglio di mare, il verbasco del Gargano e il vilucchio marittimo, oltre alla morte di specie animali tutelate da normative regionali, nazionali e internazionali, tra cui il colubro di Esculapio e il rospo comune.

L’incendio ha compromesso anche habitat riproduttivi, sia in superficie che sotterranei, azzerando la stagione di nidificazione di diversi gruppi animali e generando conseguenze a lungo termine sull’equilibrio della catena alimentare. Nonostante la gravità della situazione, a oggi l’area non risulta messa in sicurezza e non sono stati effettuati monitoraggi ambientali da parte degli enti preposti, fatta eccezione per le attività volontarie svolte dall’Associazione stessa.

Le Guide chiedono non solo l’iscrizione immediata dei terreni colpiti nel catasto comunale con l’applicazione dei vincoli previsti dalla legge, ma anche interventi di messa in sicurezza e ripristino ambientale, insieme a una sorveglianza costante da parte di enti statali e forze dell’ordine, per prevenire nuovi danni e contrastare eventuali atti di vandalismo.

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