Estate cara: maltempo e fermo pesca in Adriatico gonfiano il prezzo del pesce fino al +70%

6 Agosto 2025
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Il prezzo del pesce al mercato ittico è in forte rialzo a causa del maltempo e del fermo pesca in Adriatico

Record di rincari per le cozze secondo BMTI. Attesa impennata della domanda in vista di Ferragosto

ROMA – Tra mare mosso e fermo pesca, l’estate italiana entra nel vivo con una decisa impennata dei prezzi al mercato ittico. Nei primi giorni di agosto, i listini all’ingrosso segnano aumenti che sfiorano il +70%, con le cozze in testa al podio dei rincari. Seguono alici, gamberi, polpi e altre specie tra le più richieste, mentre anche varietà meno popolari, come il merluzzo, subiscono forti oscillazioni di prezzo.

A fotografare la situazione è la Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) che, attraverso un’analisi sui mercati della rete Italmercati, evidenzia come il comparto ittico sia fortemente condizionato dal “combinato effetto del maltempo e del fermo pesca”. In particolare, il blocco delle attività nel tratto adriatico da Trieste ad Ancona, scattato lo scorso 31 luglio e destinato a estendersi a tutta la costa orientale dal 15 agosto, sta riducendo drasticamente la disponibilità di prodotto fresco.

“Una piccola rivoluzione nei listini”, spiega Bmti all’ANSA, con prezzi in netta risalita rispetto allo stesso periodo del 2024.

Rincari da record per le cozze, che da 3,20 passano a 5 €/kg (+68%, i totani: raddoppiano da 8 a 15 €/kg, i polpi: da 15 a 19 €/kg (+15%), i gamberi +10%, -27% di disponibilità per le alici, con listini in rialzo e i merluzzi che da 12 passano a 15 €/kg (+20%).

Nonostante la domanda tendenzialmente più bassa nelle metropoli durante i mesi estivi, i prezzi continuano a salire. Secondo le previsioni, in vista della settimana di Ferragosto, la richiesta di pesce fresco nei territori costieri è destinata ad aumentare, alimentando ulteriormente la pressione sui mercati. Un’estate salata, insomma. E non solo per l’acqua del mare.

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