Consiglio regionale, via libera all’assestamento 2025-2027 a notte fonda: tagli per 46 milioni e ok a fondi per Gaza

6 Agosto 2025
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Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, sede del Consiglio regionale d’Abruzzo, dove si è svolta la seduta dedicata all’assestamento di bilancio 2025-2027

La manovra prevede tagli per 46 milioni di euro e un “tesoretto” di circa 4 milioni da distribuire per mitigare la sforbiciata. Seduta sospesa per oltre un’ora dopo lo scontro sulla sanità tra il presidente Marsilio e le opposizioni. Cinquantaquattro gli emendamenti discussi in Aula in una maratona che si è chiusa dopo la mezzanotte

L’AQUILA – Al termine di una seduta fiume, tesa e segnata da un duro scontro sulla sanità, il Consiglio regionale ha approvato in tarda serata il progetto di legge di assestamento del bilancio di previsione 2025-2027. La seduta, dopo la discussione generale, si è conclusa alle 3 del mattino.
Il provvedimento, sostenuto dai voti della maggioranza, ha visto l’astensione di Silvio Paolucci ed Enio Pavone e il voto contrario di tutti gli altri esponenti dell’opposizione. Confermati i tagli per 46 milioni di euro destinati a ridurre il disavanzo sanitario, con un “tesoretto” di circa 4 milioni per attenuare le riduzioni su alcuni capitoli di spesa.

Il via libera è arrivato intorno alla mezzanotte, dopo ore di dibattito e l’esame di 57 emendamenti, tra cui il contestato pacchetto di finanziamenti alla cultura contenuto nell’emendamento omnibus.

Tra le principali voci approvate, lo stanziamento di oltre 500 mila euro aggiuntivi al Consorzio di Bonifica Ovest per la gestione delle opere nella Piana del Fucino e, per ciascuno degli esercizi 2026 e 2027, l’integrazione fino a 26 milioni di euro del contributo alla finanza pubblica. Previsti anche l’adeguamento alla legge regionale 16/2025 per la corretta allocazione del fondo sanitario, la sostituzione degli allegati alla legge di Stabilità 2025 e un contributo di 2,8 milioni alle imprese del commercio su area pubblica, derivante dal recupero di somme.

Gli emendamenti approvati
In materia di sicurezza urbana, è stata modificata la normativa sulla dirigenza della Polizia Locale, consentendo – in caso di vacanza del posto – il conferimento dell’incarico di comandante a un altro dirigente dello stesso ente. La Regione finanzierà inoltre progetti sperimentali di sorveglianza urbana integrati con operatori di sicurezza sussidiaria.

Sul fronte culturale e istituzionale, stanziati fondi per la Fondazione “Marcinelle dueseidue”, per il Parco della Maiella e per la partecipazione della Regione alle celebrazioni di San Francesco ad Assisi. Risorse anche alla Protezione civile per lo studio di fattibilità dell’area ex INAPLI, all’Istituto “Fides et Ratio”, al Liceo di Sulmona, al festival itinerante Fantasy Abruzzo, all’associazione culturale “Il Mastrogiurato” e all’Enpa per la creazione di un’oasi felina a Penne.

Incrementato il contributo straordinario al Teatro Marrucino di Chieti, portando la dotazione a 283 mila euro. Autorizzata infine una spesa straordinaria di 500 mila euro per aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza, vincolata alla futura certificazione delle maggiori entrate.
Reintegrati inoltre i contributi a favore dell’Interamnia World Cup di Teramo, della Perdonanza Celestiniana, dell’Abruzzo Film Commission, del Parco Sirente Velino e dell’Istituto nazionale Tostiano di Ortona.

Le reazioni
A conclusione dei lavori, il presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri ha sottolineato: “La maratona ha visto confronti, anche duri, tra tutte le compagini politiche del Consiglio. Una dialettica sana, democratica, che ha portato a dare un segnale forte all’Abruzzo. Portiamo a casa – ha aggiunto – la migliore manovra finanziaria, a tutela dei conti regionali, che individua, con qualche sacrificio, le risorse utili a mitigare il disavanzo sanitario”. Ha inoltre annunciato l’elezione, alla terza votazione, della nuova Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Alessandra De Febis.

Durissime le critiche delle opposizioni. Il gruppo del Partito Democratico (Paolucci, Pepe, Blasioli, Di Marco, Pietrucci e Mariani) ha definito la manovra “una manovra che svela bugie e fallimenti della destra”. “I 46 milioni di tagli a settori vitali della vita pubblica e i 157 milioni di tagli alla sanità raccontano di una Regione messa in ginocchio da un disavanzo sanitario fuori controllo”, hanno dichiarato, rivendicando come risultato il ripristino dei fondi al Teatro Marrucino e lo stanziamento per Gaza, ma parlando di “ferite profonde” inflitte dal centrodestra alla Regione.

Il Movimento 5 Stelle, con Taglieri e Alessandrini, ha parlato di una manovra “che rappresenta un’ulteriore conferma del fallimento politico e amministrativo della Giunta Marsilio”. Secondo i pentastellati, i tagli sono “trasversali” e manca un piano per il ripristino dei servizi: “Una manovra senza scampo che colpisce ogni settore vitale dell’Abruzzo, senza alcuna assunzione di responsabilità”. Accusano la Giunta di “raccontare un Abruzzo idilliaco” e denunciano l’aumento di Irpef e Irap come “un macigno che colpisce famiglie e imprese, senza alcuna contropartita”.

Alta tensione sulla sanità
Il pomeriggio era stato segnato da uno scontro durissimo in Aula. Il consigliere del Pd Antonio Di Marco ha letto la lettera di una paziente oncologica che denuncia l’interruzione di una terapia “per mancanza di medicinali”. La reazione del presidente Marco Marsilio è stata altrettanto dura: “Nessuna medicina è stata mai negata, qui nessuno uccide i malati. La deve smettere di fare propaganda sulle bugie, come si permette, basta con questa storia, faccia opposizione piuttosto”, quindi l’uscita momentanea dall’Aula.

Di Marco ha replicato: “Se voi dite che tutto va bene ne prendo atto, vi dà fastidio la verità. C’è più di qualcosa che non funziona. Comunque, non sono tra quelli che fanno sciacallaggio”.
A seguire, un altro scontro tra il capogruppo M5S Francesco Taglieri e l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri (FdI): “Vivete in un’altra regione, andate a vedere quale è la drammatica situazione nei pronto soccorso”, ha detto Taglieri. “Non fare il Netanyahu, qualunquista”, la replica dell’assessore. “Parlate voi che non riconoscete la Palestina!”, la controreplica. Alla bagarre hanno partecipato anche i consiglieri dem Sandro Mariani e Silvio Paolucci.

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