Dopo oltre sette anni di vicenda giudiziaria legata alla residenza per anziani “cala il sipario sul processo
PIZZOFERRATO – È diventata definitiva l’assoluzione, con formula piena, per Palmerino Fagnilli, sindaco di Pizzoferrato, e per il suo vice Adolfo Di Sciullo. Si chiude così una lunga vicenda giudiziaria iniziata nell’aprile 2018, incentrata sulla gestione della struttura residenziale per anziani “Villa Arzilla”. A confermarlo è la Corte d’Appello dell’Aquila, che il 28 luglio scorso ha dichiarato irrevocabile la sentenza emessa il 28 febbraio, non essendo stata impugnata né dalle parti civili né dalla Procura generale.
Il procedimento aveva visto i due amministratori condannati in primo grado dal Tribunale di Lanciano, nell’aprile 2021, per concussione tentata e consumata. Seguirono l’applicazione della legge Severino e la sospensione dalle rispettive cariche per 18 mesi. Ma il giudizio d’appello ha ribaltato il verdetto, riconoscendo la piena innocenza degli imputati.
Difesi dagli avvocati Giulia Bongiorno e Diana Peschi (per Fagnilli) e da Augusto La Morgia (per Di Sciullo), i due amministratori sono stati reintegrati in carica al termine del periodo di sospensione e, nel frattempo, si sono ricandidati, ottenendo nuovamente il mandato con un ampio consenso popolare.
«Finalmente è arrivata l’ufficialità della mia assoluzione definitiva – ha commentato il sindaco Fagnilli – Ringrazio i miei legali e tutta l’Amministrazione comunale, che mi ha supportato con fiducia anche nei momenti più difficili». Un pensiero speciale è andato al padre Comincio, 92 anni, «che ha sempre creduto in me», e al dottor Mario Pompeo Di Sciullo, padre del vicesindaco Adolfo.
«Questa sentenza – ha aggiunto Fagnilli – è dedicata a loro e a tutti coloro che non hanno mai dubitato della nostra innocenza. Finalmente possiamo tornare a lavorare serenamente per la nostra Comunità. Pizzoferrato riparte».