Dragaggio del porto di Pescara: lavori al via dal 1° settembre

4 Agosto 2025
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un gruppo di uomini riuniti ad un tavolo parlano del dragaggio del porto di Pescara

I lavori per il dragaggio del porto di Pescara vedranno la luce dal 1° settembre. Un intervento da 2 milioni di euro per intervenire su 25 mila metri cubi di materiali. Nel frattempo parte anche lo svuotamento delle vasche di colmata

PESCARA – Dopo anni di attesa, il dragaggio del porto canale di Pescara inizierà a settembre con l’estrazione di circa 7.000 metri cubi di materiali. L’obiettivo della prima fase è definire le condizioni per un intervento in più lotti, che permetterà alla marineria di operare in sicurezza al termine del fermo biologico, intorno alla fine del mese di settembre. L’annuncio è stato dato in una conferenza stampa congiunta dal presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri insieme al deputato di Fratelli d’Italia Guerino Testa, all’assessore regionale ai Trasporti Umberto D’Annuntiis, al sindaco di Pescara Carlo Masci e Riccardo Padovano, in rappresentanza dell’Autorità di sistema portuale.

Per cominciare, i fanghi verranno analizzati dall’ARPA, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, i materiali classificati come rifiuti verranno portati in un sito specifico, individuato tramite una manifestazione d’interesse. All’ARPA toccherà seguire l’intero processo di gestione, a partire dallo scavo fino al riutilizzo. L’obiettivo finale è dragare un totale di 25.000 metri cubi per contrastare l’insabbiamento, con un costo di circa 2 milioni di euro e una conclusione prevista per la primavera del 2026. Contemporaneamente, sarà parzialmente svuotata la vasca di colmata, ancora piena dei fanghi del 2013.

Il presidente Sospiri ha sottolineato l’importanza dell’operazione di dragaggio, frutto di una grande sinergia nazionale, che garantirà la sicurezza per l’ingresso e l’uscita dei pescherecci. «Abbiamo messo l’Autorità di sistema portuale in condizione di avere le risorse economiche per dragare e mettere in sicurezza il porto canale», ha dichiarato, aggiungendo che i lavori continueranno per dragare il resto del canale.

A proposito della vasca di colmata, il deputato Guerino Testa ha spiegato che «in parallelo si sta lavorando per cercare di arrivare a una definizione ottimale per il porto di Pescara: c’è un appalto che partirà il primo di settembre, per un importo di 960mila euro, che consentirà di togliere circa 32mila metri cubi. Bisogna andare per step, ma tutte le istituzioni comunali e regionali, con il sottoscritto, stanno lavorando giorno dopo giorno per questa soluzione, che deve essere definitiva, nel più breve tempo possibile».

L’assessore regionale Umberto D’Annuntiis, parlando dei 50 milioni di euro disponibili per il porto, ha lodato il “grande lavoro fatto in queste settimane” per sbloccare la situazione. «Abbiamo dato delle soluzioni, dal primo settembre si inizierà a dragare e nel giro di 15-20 giorni metteremo in condizioni le imbarcazioni di poter entrare e uscire», ha detto D’Annuntiis, sottolineando che, pur essendo un porto nazionale, la Regione ha la funzione di “stimolo” e di “reperire delle risorse”.

Il sindaco Carlo Masci si è definito «moderatamente contento, perché è giusto aspettare il risultato finale, che noi attendevamo da 13 anni. Stiamo arrivando alla conclusione, dobbiamo crederci fino in fondo. Penso che con la ripartenza del periodo autunnale, dopo il fermo pesca, i pescatori troveranno le risposte che hanno atteso per tanto tempo».

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