Due rapine, una in pieno centro e una in periferia, sarebbero opera di un gruppo di quattro soggetti, tra cui un 36enne, un 18enne e due 16enni. Con minacce e coltelli avrebbero intimato alle loro vittime di cedere droga, soldi e monili
PESCARA – Due rapine a poche ore di distanza si sono consumate in due luoghi diversi della città di Pescara, ma secondo gli inquirenti sarebbero state messe a segno dallo stesso gruppo di quattro persone.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il primo episodio è avvenuto a Rancitelli, dove un uomo di 36 anni e tre ragazzi di 18 e 16 anni, avrebbero avvicinato un uomo, minacciandolo con l’intento di farsi consegnare della droga. Al suo iniziale rifiuto, tre di loro avrebbero tirato fuori dei coltelli, costringendolo a cedere. La scena, tuttavia, è stata notata da alcuni residenti che hanno immediatamente allertato il 112.
Le volanti della Polizia, coordinate tra loro, hanno subito avviato le ricerche e hanno intercettato i quattro sospetti a circa due chilometri dal luogo dell’accaduto. Le descrizioni fornite dai testimoni hanno permesso di individuarli rapidamente. Durante la perquisizione, sono stati trovati ancora in possesso dei coltelli usati per la rapina, inoltre uno dei fermati aveva anche una banconota falsa.
Le indagini successive hanno permesso di collegare il gruppo a un’ulteriore rapina avvenuta nelle prime ore della giornata in corso Umberto. Avvicinando con una scusa due ragazzi che stavano passeggiando, i quattro, li avrebbero minacciati usando ancora una volta i coltelli, e costretti a consegnare il denaro che avevano con sé. Si sarebbero spinti anche oltre, nel tentativo di rubare i loro gioielli, ma le vittime sono riuscite a fuggire e a chiedere aiuto, impedendo che il furto venisse completato.
La Polizia di Stato, una volta condotti in Questura i quattro soggetti, ha arrestato il 36enne e il 18enne, per tentata rapina aggravata in concorso, mentre ha denunciato al contempo due minori di 16 anni.