Degrado urbano e sicurezza: a Pescara il sindaco Masci sollecita una nuova riunione in Prefettura dopo l’esposto dei cittadini

3 Agosto 2025
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il sindaco masci e due agenti della polizia locale a passeggio per le vie del centro di pescara per verificare il degrado urbano. si vedono saracinesche e negozi, strisce pedonali e un cartello stradale

Il sindaco Masci ha chiesto al Prefetto una riunione del Comitato per l’ordine pubblico con la Procura, a cui possano partecipare cittadini e commercianti che hanno firmato un esposto

PESCARA – Il degrado urbano e la sicurezza in città sono al centro di un esposto firmato da residenti e commercianti del centro città, indirizzato a Comune e Procura, a seguito del quale il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha sollecitato il Prefetto per una nuova riunione del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, condivisa anche con la Procura della Repubblica. L’obiettivo è definire nuove misure per contrastare una “situazione di grave degrado urbano e di costante insicurezza” nel centro cittadino.

Secondo quanto riportato nell’esposto firmato da cittadini e commercianti, “le azioni poste in essere finora non hanno dato gli esiti attesi”. Per questo motivo, Masci ha chiesto al Prefetto una fase di ascolto, affinché una delegazione di residenti e commercianti possa riferire direttamente al Comitato le proprie preoccupazioni.

Il sindaco ha sottolineato la gravità della situazione: «La segnalazione fa emergere uno scenario preoccupante per ciò che attiene la sicurezza percepita, nonostante i ripetuti interventi posti in essere dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia Locale in ottemperanza a quanto stabilito anche durante le riunioni del Comitato per l’ordine pubblico, da me sempre sollecitate su questo argomento spinoso, e che sono state particolarmente utili per segnalare tutte le situazioni che ritenevo e ritengo meritevoli di particolare attenzione. Evidentemente, però, dopo operazioni di vario genere, denunce, sequestri e arresti, il cuore del problema è ancora lì».

Masci ha poi aggiunto una riflessione più ampia: «Sono assolutamente cosciente che la nostra città, come tutte le altre realtà urbane, sia oggetto di un mutamento progressivo e inarrestabile, e che le città subiscono, inermi, le conseguenze di politiche superficiali decennali sul tema delicatissimo dell’immigrazione clandestina e incontrollata, e proprio per questo si deve, per quanto si può e con i pochi strumenti a disposizione, lavorare all’integrazione e alla multiculturalità, ma è anche vero che l’attenzione va mantenuta sempre altissima da parte di tutte le istituzioni competenti, per garantire il rispetto della legge e delle disposizioni vigenti ed evitare che si scivoli pericolosamente nel degrado».

Infine, il primo cittadino ha ribadito l’importanza di agire con decisione: «Il cuore della città è frequentato ogni giorno da decine di migliaia di persone che lì vivono, lavorano o semplicemente transitano, visto che Pescara è un crocevia e d’estate i numeri aumentano in maniera esponenziale. Per questo sono a chiedere che in tempi rapidi venga promossa una ulteriore riflessione congiunta, affinché venga promossa un’azione sempre più decisa che faccia sentire la presenza dello Stato e la sua forza risolutrice».

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