Dramma familiare a Sante Marie, in provincia dell’Aquila: Mammimo Grossi, 59 anni, ha accoltellato il nipote 36enne, Fabrizio Grossi, al culmine di una lite avvenuta nel pomeriggio di ieri. Il giovane, con problemi di tossicodipendenza, è in fin di vita all’ospedale di Avezzano. Lo zio, arrestato per tentato omicidio, avrebbe agito per difendersi
SANTE MARIE – È stato fermato con l’accusa di tentato omicidio Massimo Grossi, il 59 enne che nel pomeriggio di ieri ha accoltellato il nipote 36enne, Fabrizio Grossi, al culmine di una lite domestica scoppiata per l’ennesima richiesta di denaro. Il drammatico episodio è avvenuto a Sante Marie, un piccolo comune montano della provincia dell’Aquila.
Il giovane, che secondo quanto riferito dalle autorità avrebbe problemi legati alla tossicodipendenza, è stato colpito più volte all’addome. Le sue condizioni sono gravissime: è ricoverato con prognosi riservata all’ospedale di Avezzano, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, che sono intervenuti sul posto e hanno proceduto al fermo dell’uomo, la situazione familiare era tesa da tempo. Il nipote, rientrato da poco da una comunità di recupero per tossicodipendenti, avrebbe continuato a chiedere soldi con insistenza, arrivando in passato anche a minacciare familiari stretti, in particolare lo zio e l’anziana nonna.
Una situazione degenerata ieri, quando l’ennesima discussione avrebbe innescato l’impulso violento dell’uomo, da tempo punto di riferimento e figura di supporto per il nipote nel difficile percorso di recupero.
“Una tragedia annunciata”, dicono molti in paese. Lo stesso 59enne, secondo quanto riportato da fonti vicine alla famiglia, avrebbe più volte espresso il timore che potesse accadere qualcosa di grave. Il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, ha parlato di “una famiglia perbene, colpita da una situazione dolorosa e complessa”.