Sanità, Verì: “Massima apertura per sbloccare salario accessorio”

1 Agosto 2025
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Reparto ospedaliero con personale sanitario in servizio. L’immagine illustra l’ambiente di lavoro del comparto sanitario abruzzese, al centro della vertenza sul salario accessorio sospeso per vincoli normativi.

La Regione Abruzzo sta valutando l’ipotesi di presentare un quesito alla Corte dei Conti per sbloccare 11 milioni di euro destinati al personale sanitario. Il pagamento era stato sospeso per vincoli di legge legati al mancato raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario nel 2024

L’AQUILA – Si apre uno spiraglio sulla vicenda legata alla sospensione del salario accessorio per il personale sanitario regionale. L’assessore alla Salute Nicoletta Verì, al termine di un incontro con i sindacati, ha annunciato l’intenzione di verificare la possibilità di ripristinare l’erogazione, subordinata alla copertura del disavanzo sanitario 2024 e a un parere formale della Corte dei Conti.

Il salario accessorio è l’insieme delle indennità e compensi aggiuntivi che si sommano alla retribuzione base dei dipendenti pubblici. Comprende, ad esempio, premi di produttività, compensi per turni festivi o notturni, indennità di posizione o di disagio. Si tratta quindi di una componente salariale fondamentale per chi opera in prima linea, come medici, infermieri e operatori sanitari.

“Verificheremo, dopo la copertura del disavanzo 2024 del sistema sanitario, la possibilità di recuperare l’erogazione del salario accessorio al personale sanitario – ha dichiarato l’assessore –. Su questo c’è massima apertura da parte sia dell’Assessorato, sia dei competenti Servizi del Dipartimento”.

La normativa vigente impedisce alle Regioni che non hanno centrato l’equilibrio economico-finanziario nell’anno di riferimento di erogare tali compensi. In Abruzzo, il valore complessivo del salario accessorio ammonta a 11 milioni di euro.

“Insieme agli uffici – ha aggiunto Verì – stiamo valutando di presentare un quesito alla Corte dei Conti per sapere se la completa copertura del disavanzo 2024 consente di superare il divieto imposto dalla legge. In caso di riscontro positivo, procederemo senza esitazione allo sblocco delle cifre necessarie per lo scorso anno, mentre per il 2025 il confronto si terrà successivamente”.

L’assessore ha ricordato, infine, che l’Abruzzo è stata una delle prime Regioni italiane a prevedere il pagamento di queste indennità accessorie, sottolineando l’importanza di chiudere positivamente il confronto.


 

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