Microplastiche, nasce “Aqualis”: da Università d’Annunzio e Aquageo ricerca e innovazione per salvare il mare

31 Luglio 2025
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IL GRUPPO DI RICERCA interessato al progetto di pulizia del mare Aqualis

Firmato un accordo tra il Dipartimento di Scienze dell’ateneo abruzzese e l’azienda veneta per sviluppare un dispositivo in grado di rimuovere rifiuti galleggianti

CHIETI – Un patto tra scienza e impresa per contrastare l’inquinamento marino e dare una risposta concreta alla minaccia crescente delle microplastiche. È quanto sancito dall’Accordo Quadro di Collaborazione firmato tra il Dipartimento di Scienze dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Marcello Buccolini, e l’azienda Aquageo di Spinea (Venezia), specializzata in soluzioni ambientali.

Oggetto della collaborazione è “Aqualis”, un innovativo dispositivo progettato per la rimozione attiva di rifiuti galleggianti, microplastiche e idrocarburi dalla superficie marina. Il dispositivo, sviluppato nei laboratori dell’ateneo abruzzese, sarà ora al centro di una fase di validazione e potenziamento delle performance, in collaborazione con il Centro di Ateneo “Terra-Mare”, diretto dal professor Enrico Miccadei.

Le attività scientifiche e applicate, coordinate dal professor Gianluigi Rosatelli, docente di Geochimica e Geochimica Ambientale Applicata, coinvolgono un team multidisciplinare: il professor Pietro Di Profio (Chimica organica, Dipartimento di Farmacia), il professor Giovanni Di Bonaventura e la professoressa Arianna Pompilio (Microbiologia, Dipartimento di Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche).

Tra gli obiettivi principali del progetto ci sono l’analisi chimico-fisica dei rifiuti raccolti, la caratterizzazione del microbiota che si sviluppa su di essi, la valutazione di nuovi sistemi di riciclo, oltre al supporto per attività educative e divulgative.

“L’inquinamento da microplastiche sta contaminando tutte le matrici ambientali, e il loro ingresso nella catena alimentare rappresenta un pericolo anche per la salute umana” – ha spiegato il professor Rosatelli – “Per affrontare questa sfida servono approcci integrati e reti di collaborazione tra università e aziende. È proprio quello che abbiamo fatto con Aqualis: una soluzione concreta che nasce dall’incontro tra eccellenza scientifica e capacità imprenditoriale”.

La partnership tra la d’Annunzio e Aquageo promette così di tradurre la ricerca scientifica in azioni operative sul campo, offrendo uno strumento tecnologico d’avanguardia per la difesa dell’ambiente marino e per una gestione sostenibile dei rifiuti. I primi risultati sono attesi nei prossimi mesi, con test in mare e campagne di monitoraggio in aree costiere ad alta sensibilità ecologica.

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