Illustrato il cronoprogramma dei lavori durante la conferenza di oggi a cui ha preso parte anche il Commissario Straordinario Castelli: «Passiamo dalle norme ai cantieri»
TERAMO – Un cronoprogramma dettagliato per riportare a casa 1.477 persone, di cui 1.123 sfollati Ater, entro il 2029. È questo l’impegno annunciato dal Presidente dell’Ater di Teramo Alfredo Grotta durante la conferenza stampa tenutasi per illustrare i lavori di demolizione e ricostruzione delle palazzine di via Giovanni XXIII a Colleatterrato.
Presenti anche il Commissario alla Ricostruzione, senatore Guido Castelli, i consiglieri del CdA Francesca Persia e Camillo Graziano, e il direttore dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione Vincenzo Rivera. I lavori sulle quattro palazzine termineranno entro il 2026. Il Commissario ha commentato: «È il momento in cui si passa da tutta la parte normativa e burocratica, finalmente, a quella concreta dei cantieri, degli operai, delle ruspe. Possiamo lasciare le polemiche alle spalle e dedicarci a restituire una nuova vita a queste famiglie».
«Con questo cronoprogramma diamo ordine e serietà al processo di ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica», ha dichiarato Grotta. «Le procedure sono complesse e potranno esserci piccoli slittamenti, ma l’obiettivo resta quello di restituire tutte le case danneggiate entro la fine del mandato, nel 2029».
Il piano complessivo riguarda 61 edifici danneggiati per un investimento già stanziato di 94,8 milioni di euro, oltre 70 dei quali concentrati nel Comune di Teramo. Sul tavolo anche la situazione di via Arno, dove si valuta la possibilità di intervenire senza sgomberi, sempre con priorità alla sicurezza.
«Abbiamo voluto firmare un patto concreto con i cittadini – ha aggiunto Grotta – e l’avvio delle demolizioni a Colleatterrato è la dimostrazione che il percorso è già iniziato». Ringraziamenti sono stati espressi al senatore Castelli per il supporto a un nuovo approccio orientato alla chiarezza e alla programmazione, al direttore Rivera per la guida tecnica su 14 interventi, e al CdA Ater per la condivisione strategica. «L’obiettivo è ambizioso ma possibile. Abbiamo strumenti, risorse e direzione chiara per centrare il traguardo», ha concluso Grotta.