Atri, nuove donazioni per l’ospedale: comfort e umanità al centro della Lungodegenza

29 Luglio 2025
1 minuto di lettura

Donazioni da parte di Dga Group, Bcc e Gadit per migliorare il comfort tra climatizzazione, tv in stanza e nuove attrezzature mediche

ATRI – Mattinata all’insegna della gratitudine all’ospedale San Liberatore di Atri, dove si è tenuta una cerimonia per ringraziare ufficialmente i benefattori che, con generose donazioni, contribuiranno a migliorare il comfort e la qualità dell’assistenza in diverse aree della struttura, in particolare nel reparto di Lungodegenza. Da domani, quest’ultimo tornerà nella sua sede originaria, lasciando gli spazi dell’ex Cardiologia.

A fare gli onori di casa è stato il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, che ha voluto sottolineare il significato profondo di questo gesto: «Si rinnova un rapporto di collaborazione fondato sulla solidarietà e sulla vicinanza al prossimo, un legame che unisce da anni la nostra Asl a realtà importanti del territorio come la Dga Group di Castelnuovo Vomano, la Bcc di Castiglione e Pianella e le Guardie Ambientali d’Italia».

Alla cerimonia erano presenti, per la Metalferro della Dga Group, il patron Pasquale Di Giacinto; per la Bcc, il presidente Alfredo Savini con il direttore generale Simone Di Giampaolo; per le Gadit, il presidente Gaetano Ercole accompagnato da una nutrita delegazione.

Le donazioni annunciate sono numerose e mirate: la famiglia Di Giacinto ha finanziato l’installazione di impianti di climatizzazione nel reparto di Lungodegenza, le Gadit hanno donato dieci televisori destinati alle stanze di degenza, mentre la Bcc ha fornito un maxischermo per la sala convegni, un televisore smart per la Rsa di Castilenti e un erogatore/insufflatore di anidride carbonica per la colonscopia, utile a migliorare sia la sicurezza dei pazienti sia le performance degli operatori sanitari.

«Questo è un esempio concreto di cosa significhi umanizzare le cure — ha aggiunto Di Giosia — perché l’accoglienza, soprattutto per le persone più fragili, è parte integrante del percorso terapeutico. Grazie a queste donazioni, garantiamo ambienti più confortevoli e cure sempre più efficaci».

Un invito alla collaborazione è arrivato anche da Pasquale Di Giacinto: «Ognuno può fare la sua parte per migliorare l’offerta sanitaria, anche con un piccolo gesto. Non importa quanto si dà, ma la volontà di esserci, di contribuire». Sulla stessa linea anche il presidente Savini: «Come banca di credito cooperativo abbiamo il dovere di sostenere il territorio, e ciò include anche gli ospedali che rappresentano un pilastro per la comunità locale».

Gaetano Ercole, nel suo intervento, ha voluto ringraziare il personale dell’ospedale non solo come rappresentante delle Gadit, ma anche a titolo personale, come parente di un paziente: «Ho trovato un’umanità e una professionalità eccezionali». Alla cerimonia hanno preso parte anche il direttore sanitario del presidio, Marino Iommarini, il personale del reparto, il direttore della UOC Medicina Enrico Marini e la responsabile della UOS Lungodegenza Gabriella Di Giacinto.

Altro da

Non perdere